buon giorno a tutti, essendo nuovo di questo forum, non vorrei sembrare scortese ad intervenire in questa discussione postando un mio parere , abbastanza critico e fuori tendenza, alla luce del fatto che negli ultimi tempi mi sono dovuto ricredere su alcune mie convinzioni e dogmi che ho ricevuto durante il mio addestramento.
Chi piu' di un dir può affermare che la pratica , l'addestramento e questo benedetto assetto sono fondamentali per la sicurezza in immersione!
Io mi sono dovuto ricredere su certi aspetti , dell immersione con metodo dir-gue.
In pratica ho raggiunto la convinzione che per quanto tu possa essere bravo nell' asetto, nel trim, nella pinneggiata, e nella gestione dell'atrezzatura , con la profondití non ci sta a dire nulla.
La profondití o ce l'hai nel tuo "dna" oppure non c'è addestramento che tenga.
La dodattica dir ha dato un gran apporto al nuovo metodo di immersione.
Di fatto non c'e' una didattica che non segua la configurazione minimalista ed i metodi decompresivi da noi utilizzati.
Il problema e' uno : per non avere incidenti devi fare una serie di cose: tanti esercizi, tantissimo alenamento, e sopratutto fare in modo che la maggior parte dei clienti o seguaci stiano a quote basse.
Questo è il punto chiave!
Per anni ho creduto ciecamente negli esercizi, nel assetto perfetto e in tutte queste cose.
Quando mi sono trovato a scendere con altri , ho guardato dall' alto in basso le persone che non avevano la mia fantastica postura ,e la mia padronanza del equilibratore.
però....
Ebbene, una volta mi sono trovato a scendere oltre i soliti 40-50m.
era la mia prima esperienza oltre ...
Con altre persone , che si ,avevano bene o male la mia configurazione, ma che io snobbavo per tanti motivi; tra cui la non perfetta cura del trim e dell' assetto, la risalita su un pedagno e non in libera, la tanto criticata jointline per fare la deco ecc ecc..
Ebbene queste persone avevano una sicurezza incredibile , maneggiavano telecamere, macchine fotografiche, sopratutto passavano in ogni buco per addentrarsi nei meandri più insidiati del relitto.
Assetto nemmeno a parlarne, le mute erano una specie di tuta mimetica dalle macchie di rugine che avevano preso su appoggiandosi ovunque. Personalmente io ero alibito , e anche molto agitato, al controllo manometri, questi avevano praticamente i bibo sopra i 150, io ero gia al limite , e sono dovuto risalire.
Dulcis in fundo alla quota dei 6m agitatissimo , mi metto in assetto assolutamente ben distanziato dalla cima del pedagno.
Mi raggiungono gli altri, questi si aggangiano con la joint, e si attaccano pure dei piombi supplementari .
Intanto io sto tribolando un po con l'assetto, non immaginavo che con un 18+18 quasi a secco e le stage non prprio piene fosse cosi' difficile mantenere la quota. Poi la corrente non ha di certo aiutato.
Ho perfino la stagna completamente colassata e sto congelando, idem il mio compagno , lui e' più fortunato ha quasi finito la deco in quanto ha respirato molto più di me ed è stato costretto a lasciare il fondo molto prima ,insieme ad un altro dei nostri che ovviamente lo ha seguito con vero piacere ;che strano!
Bene risaliamo tutti e tiriamo le somme.
In pratica noi, maestri della tecnica di immersione, siamo stati colti tutti da uno stress da profondití ,quasi a secco di gas e con un sacco di dubbi nella testa.
Gli altri, quelli che non sanno andare in acqua , hanno fatto un bellissimo filmato della sala macchine, e del tunnel del albero del elica. uno ha fatto un bellissimo disegno ed alcuni rilevamenti del locale macchine, ed altri due il coppia hanno fatto una ventina di foto che sono apparse sulle riviste.
Che pensare? abbiamo passato più di cinque anni praticamente a curare questo benedetto asetto e trim, poi appena si e' iniziato a scendere sotto le quote solite che frequentavamo il baratro..
Con il tempo abbiamo riprovato, bene o male riesco a fare qualcosa di più, ma la profondití continua sempre ad essere persistente nei miei pensieri e non sono tranquillo.
I miei amici (gli altri due di quel giorno) hanno realizzato che è meglio stare entro i 60m ,anzi l'ideale stare tra i 40-50 casomai con tempi di fondo lunghi; oltre : non se ne parla non ci stanno con la testa!
E che dire di quel gruppo di *****ni? onore alle loro imprese.
con il tempo ho pure avuto l'occasione di confrontarmi con questa gente.
forse certi modi di immergersi, come l'uso dellajoint , avere un assetto leggermente negativo, i pedagni di risalita ecc ecc non sono poi cose campate in aria. Forse un motivo c'e sopratutto quando fai della roba sulla batimetrica dei 100m. Forse, avere una stazione deco, dove attaccarsi non e' poi una cosa cosi insensata? forse.. ma questa è un altra storia
masimo