TSA - Trimix Scuba Association

Buongiorno.....
non ho sicuramente l'esperienza che molti dei partecipanti a questo forum esternano ne',più in particolare, di ricompressione.
Pur avendo gií  detto in precedenza la "mia", a mente fredda mi devo rimproverare per il mio precedente intervento.
Di determinati argomenti è giusto parlarne - non ho mai affermato il contrario - ma ritengo che per ogni argomento e discussione vi siano le sedi ,i luoghi, ed il "pubblico" adatto.
Non ritengo che un Forum aperto a tutti ( dai neobrevettati ai dinosauri come me - notate che non ho tirato in ballo Dody...[]) debba ospitare senza precauzioni opportune determinate argomentazioni.
In qualche malaugurato caso si potrebbe infatti correre il "rischio" che qualcuno senza la dovuta esperienza,conoscenza e necessití  possa pensare che questa è una pratica perseguibile......
....
Scusate l'intervento magari eccessivamente "precauzionale"...ma con gente come i subaquei []...non si sa mai!......
Salutoni

Ciao Guglielmo,
eh si bisogna proprio ammetterlo che sempre la saggezza dei "dinosauri[]" mette tutto nel corretto ordine, hai ragione e concordo con te, ma credo che sia utile discuterne approfonditamente, certo nella sede appropriata.
Ciao a tutti

Marco

Saluti a tutti []
& in particolare a K.G.B., che non conosco personalmente, ma di cui ho parlato molte volte con Claudio Corti.
Mi rammarico del fatto che una Persona cosí¬ esperta e competente si faccia sentire poco sul Forum ma, anche se una volta tanto, è sempre un grande piacere averlo tra noi.
Dico anche la mia riguardo allo "scottante" argomento in questione.
Nel nuovo manuale TSA "Il Sommozzatore Trimix", stampato nel 2006 per i corsi Trimix 70 dalla pagina 237 alla pagina 242 si parla di ricompressione in acqua, delle relative procedure di superficie e delle procedure in acqua per omesse decompressioni con risalite da 6 metri e/o profondití  inferiori e con risalite con omessa deco da profondití  superiori ai 6 metri.
In buona sostanza sono indicate le procedure per omesse o interrotte soste deco previste dalle tabelle U.S. Navy per immersioni ad aria che, in caso di necessití  e soprattutto tenendo conto di tutte le verifiche da fare, dello stato del sub (che non dovrebbe manifestare sintomatologie da PDD), tempo max di permanenza in superficie ecc... e che <u>potrebbero</u> probabilmente essere impiegate anche per immersioni in Trimix; tenendo pure buona nota anche del fatto "migliorativo" che un sub tecnico in genere è dotato anche di miscele decompressive e non della sola aria, gas per cui sono state create le tabelle.
Preciso che NON si afferma che vadano bene, ma si segnalano unicamente tempi/profondití , strategie, precauzioni ecc... poi, naturalmente, ognuno fa le scelte che si sente di fare; dal momento che si tratta di una materia alquanto "empirica" e non suffragata da adeguata casistica.
A me è capitato di ricomprimermi in acqua e sono uscito "pulito", ma avevo una buona scorta di gas decompressivi.
Se devo dire la mia opinione, fondata su esperienza diretta, se dovesse capitarmi una emergenza non grave (niente sintomi o piccoli bands, cutanee ecc...) e avessi una buona scorta di gas decompressivo e IN PARTOCOLARE O2, rifarei quello che mi è capitato di fare fino al totale esaurimento dei gas decompressivi disponibili, poi chiamerei il 118; però occorre trovarsi in uno stato d'animo adeguato e, possibilmente, avere un compagno affidabile.
Ho gií  avuto modo di affermare che, secondo me, l'OSSIGENO E' UNA "MANO SANTA", riduce <u>le bolle</u> NON LA DECO, dieci volte più velocemente dell'aria e minimizza i danni tissutali creati dalla presenza di bolle, per cui scendo in acqua anche per immersioni TEK non particolarmente impegnative, con una buona scorta di O2.
Nel manuale si parla inoltre, nelle pagine segnalate, della ricompressione in acqua con O2 - AUSTRALIAN UNDERWATER OXIGEN TABLE (praticamente quasi impossibile da realizzare per la enorme quantití  di gas necessario), di trattamenti con ossigeno normobarico, esame neurologico rapido dell'infortunato ecc...
Credo valga la pena di dare un'occhiata ma, naturalmente, non travisando il senso delle informazioni.
Saluti e pensate sempre prima di prendere una decisione importante [] e, se ora volete tirarmi un pò di sassi [] per favore sceglieteli piccoli []

ciao guglielmo sei sempre premuroso, è giusto che qui legge dal neo brevettato a chi ha fatto come lavoro, ma mi dispiace contraddirti su una cosa, un neofita con quali nozioni fí  la sua ricompressione? se ha un incidente durante un immersione sportiva(con gli standar che hanno deve impegnarsi)gií  lascia da pensare, se poi prova a ricomprimersi non sapendo neanche le pp parziali dei gas la tox dellossigeno di quanto può superare questa soglia(altro argomento di cui si può parlare), quali sono i pregi i difetti e lo stress che porta tale procedura è un coglione e quello che gli succede è poco!DURANTE TUTTA LA DICUSSIONE NESSUNO DEI PARTECIPANTI HA DETTO CHE E' FACILE E SICURA,TUTTI SONO D ACCORDO NEL DIRE CHE ESISTE SI PUO' FARE MA SI SA' CHE SI RISCHIA DI MORIRCI. quindi per la centesima volta ripeto (testuali parole del mio caro amico)LA RICOMPRESSIONE E' UNA POSSIBILITA',NON UN OBBLIGO,NE UN IMPEGNO DI FEDE.PUO' ESSERE PIANIFICATA,MA SOLO CONOSCENDONE MOTIVAZIONI, PROCEDURE, DIFETTI E BENEFICI. QUESTO E' TUTTO. A priamo un altroa discussione: L ossigeno e la sua tossicití  DODY E DAMMI UNA MANO! CIAO

Ciao A tutti
Claudio....ma ti si deve proprio insegnare tutto....se ti tiriamo i sassi piccoli è troppo pericoloso, potrebbero finire neglio occhi....meglio i grandi...meno rischi !!

Sulla ricompressione ho bisogno di pensare un attimo e ridocumentarmi su di un libro che ho prestato, se avete pazienza diro la mia tra non molto...sorry. In teoria esiste ! E', secondo me, una procedura che per noi della domenica, forse non è molto facilmente attuabile, con la certezza di trarne dei ragionevoli benefici . Ci risentiamo presto
ciao a tutti

<div class="quote"><i>Messaggio di superembolo</i>
<br />ciao guglielmo sei sempre premuroso, è giusto che qui legge dal neo brevettato a chi ha fatto come lavoro, ma mi dispiace contraddirti su una cosa, un neofita con quali nozioni fí  la sua ricompressione? se ha un incidente durante un immersione sportiva(con gli standar che hanno deve impegnarsi)gií  lascia da .........
</div class="quote">

Il <font color="yellow"><b>neo brevettato </b> </font id="yellow"> non deve trovarsi in una situazione del genere in quanto :
1) Non dovrebbe essere solo o con un altro neo brevettato;
2) Dovrebbe esserci con lui/loro una persona (meglio se istruttore) che sovraintenda e supervisioni il tutto e sia responsabile;
3) A costui/ei dovrebbe essere stata demandata la PIANIFICAZIONE dell'immersione per cui, essendo neo brevettati NON dovrebbero effettuare immersioni che prevedano decompressione;
4) pertanto non dovrebbe sussistere il problema di come si ricomprime.

a meno di non aver detto delle castronerie galattiche non mi risulta che una immersione IN CURVA , come dovrebbero essere TUTTE quelle cui si dedicano dei neobrevettati possa prevedere una ricompressione.
Ciao a tutti