TSA - Trimix Scuba Association

ciao Dody, sicuramente chi effettua immersioni in solitaria deve avere un "barcarolo" (detto in romanaccio) con i controc......!!, però io ritengo che fare immersioni da solo non sia un male e rimango fermo sulla mia posizione: se vado in coppia, l'altro deve essere più bravo di me!!!, altrimenti vado solo.


ciao a tutti

Ciao a tutti []
Credo che, come si è gií  ribadito più volte, sarebbe il caso di non dimenticare che questo è un <u>Forum pubblico</u> a cui può accedere chiunque e quindi anche Amici sub poco esperti, ai quali determinate affermazioni possono creare dubbi e/o confusioni non poco rilevanti, dato l'argomento "scottante".
Ciò premesso non posso negare di avere fatto in passato immersioni anche fonde ad aria da solo e SONO CERTO DI AVERE SBAGLIATO.
Da Istruttore/ Trainer vorrei ricordare a tutti che NESSUNA didattica prevede il "solo diving", quindi se <u>è certamente lecito praticarlo</u>, mi spiace doverlo dire ma DIDATTICAMENTE NON E' CORRETTO e, se non vado errato, molti Amici che praticano questo tipo di immersione sono ISTRUTTORI/TRAINER.
Vorrei inoltre ricordare che gli incidenti possono essere di diverso tipo e succedere (anche in immersioni Tek) sia in profondití  che in deco, magari anche in prossimití  della superficie; il Dott. Esposito, deceduto tempo fa a punta granelli, è stato male in pochi metri d'acqua dopo un'immersione e subito dopo che i suoi compagni erano risaliti; sarebbe bastato che uno fosse rimasto in acqua per portalo fuori e salvarlo.
Alessandro Dody, noto fotografo subacqueo, se ne è andato a 6 metri ad Argegno mentre faceva un corso Reb, perchè non aveva nessuno vicino.
Avrei molti altri esempi da fare, ma non voglio scrivere un poema.
Peraltro qualcuno anni fa ha rivisto la famiglia perchè non vedendolo più mi sono inospettito; l'ho trovato "imbambolato" a causa della narcosi davanti a una grotticella piena di corallo; tutti gli altri erano andati avanti senza accorgersi di nulla, mentre un altro Amico ed io siamo tornati indietro a cercarlo e lo abbiamo riportato fino in superficie (facendo la necessaria deco che, per fortuna, non era lunga) perchè l'intontimento non gli passava.
In un'altro caso, nel lago di Monate, mi è capitato di "ripescare" un mio amico svenuto sul fondo a causa del freddo (mute umide in pieno inverno, ma erano altri tempi) ed ora va a sciare tranquillo.
Per concludere ribadisco che non vado mai in acqua con sconosciuti e sono certo che, al di lí  di malori di carattere irrimediabile, tutti i miei compagni di immersioni Tek (wobegong, lorenzo, megaro e big bear), in caso di incidente saprebbero mettere in atto una strategia adatta a "salvarmi la pellaccia" e/o comunque a ridurre l'entití  dei problemi.
In fine esprimo il mio modesto parere riguardo al numero di persone con cui fare immersioni tecniche entro i 90/100 metri: due è Ok, tre meglio ancora; naturalmente affiatati e ... persone intelligenti.
Salutissimi e scusate la lungaggine [][^][]

ciao claudio non sei stato lungo per argomenti cosi non basterebbero pagine intere,cmq riguardo i tuoi sbagli sulle immersioni profonde in aria sbagliavi perche fondo o perchè da solo? conoscevi gií  le miscele? se si perchè non le usavi?se no non pensi che fondo in aria il tuo compagno ti sarebbe stato di poco aiuto?tutti abbiamo fatto immersioni fonde in aria e tutti sul fondo chi più chi meno(pp N2 sup4.8o maggire)stai narcotizzato sa bene che un piccolo errore diventa un grosso problema,quindi ..... per quanto riguarda le didattiche tante cose non sono corrette ma si fanno.poi lascerei da parte incidenti con i reb(troppo lungo) ma se vuoi se ne può parlare. per la fiducia che hai vs. i tuoi compagni sono contento per te ma non giurei che su un incidente ti tirino fuori illeso o con problemi minori,a seccco è facile il problema ví  risolto quando si presenta e non sempre è facile come sembra. ciao a tutti

Claudio, grazie mille !!!!!!!!!
Condordo pienamente il tuo punto di vista
Ciao Oscar

Ciao a tutti,
prima di tutto vorrei ringraziare l'Amico Claudio e gli altri amici citati da Lui perchè ( l'ho gií  ricordato in passato ma credo che ribadirlo non faccia male ) oltre agli insegnamenti che mi hanno dato e all'entusiasmo che mi hanno trasmesso ( e continuano a farlo ), mi permettono di continuare a praticare una attivití  che da solo <b>NON FAREI NENCHE DISEGNATO</b>.
Vorrei che qualcuno mi dicesse quanti incidenti mortali sono successi mentre i sub erano in "compagnia" e quanto sono successi mentre il sub era da solo. Non ne ho idea ma sono pronto a scommettere un erogatore che i secondi sono enormemente più dei primi.
Per quello che può valere la mia esperienza, andare sott'acqua E' PERICOLOSO dai 20cm in giù. Sarò paranoico, ma la tranquillití  di avere una persona come Requin o Lorenzo o gli altri Amici con cui mi immergo a fianco mi dí  una tranquillití  che mi permette ogni volta di immergermi e divertirmi molto più che se andassi da solo.
Tra l'altro nella subacquea quello che mi piace di più è la condivisione dell'esperienza, rivederci il filmato, parlare dopo l'immersione davanti a birrae quant'altro, se andassi da solo mi perderei tutto questo e ne "scadrebbe" l'immersione.
Ma torniamo al punto, <b>NON E' MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI</b>, nel caso è meglio <b>stare fuori </b> !!!!
In caso di incidente grave ( non chiedetemi un esempio ) il fatto che il rischio è che si lasci la pelle in due è oggettivamente valido e comunque mi rifuto ( seduto alla scrivania ) di pensare che lascerei il mio compagno senza tentare l'impossibile per aiuitarlo.
Cosa potrebbe succedere davvero lo sí  solo un 'entití  con cui non ho un collegamento diretto, ma mi piace pensare che ci sia sempre una alternativa da scegliere e nel caso in due è meglio!
Resta il fatto che episodi del livello di quello raccontato da Guglielmo ( ciao giovane roccia !! ), chiunque di noi ne ha da raccontare da riempire elenchi telefonici, ma grazie al cielo, e alle persone che ho avuto la fortuna di avere per Compagni, sono stato testimone solo di "recuperi" da situazioni difficili, che avrebbero facilmente potuto diventare situazioni tragiche, risolte grazie alla pronta ed efficace reazione di persone PRESENTI.
Lo scivo cosí¬ perchè voglio dire che non si tratta solo di allenamento o di esserci, ma la prontezza di reazione e il raziocinio nelle strategie di emergenza sotto pressione, NON SONO COMUNQUE DI TUTTI anche se esperti. Ci è capitato di fare discussioni in merito, ma abbiamo avuto esempi di direttori di corsi che in piscina erano superuomini, inesorabilmente pericolosi in acqua libera!!!
Ho scritto troppo e mi scuso, ma mi è sembrato di leggere molta arroganza e leggerezza nelle righe che ho letto per cui vi stimolo ad una riflessione più obiettiva e ampia.
Grazie e ne approfitto per fare a tutti i miei auguri di Buon Natale.

State sereni che a inca....si c'è sempre tempo.

Gigi

Oh, grande orso (BigBear), quasi mi scateni una rissa...
Secondo me, più che di arroganza c'è grande convinzione delle proprie motivazioni e dei propri convincimenti, condivisibili o no.
Come sempre il problema è che la tastiera trasmette male i pensieri di tutti. Per cui, mi raccomando, FATE I BRAVI...[]
Lorenzo