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ARGOMENTO: 25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II

25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 27/01/2011 20:57 #79

Da quello che ho letto sul forum mi sembrerebbe di capire che Vittoria bazzica la zona di lecco, mi sapresti dire che avaria ha avuto il povero subacqueo morto lo stesso giorno del Mariani sul lago di Lecco?
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 27/01/2011 21:21 #80

  • danilotek
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ciao Lorenzo,
non devi rettificare nulla di quello che hai detto, perchè hai pienamente ragione.
si ribadisce che quella macchina sia certificata, collaudata ecc., e poi ci muori perchè l'elettronica non si accende automaticamente ad una cerrta quota, ma bisogna farlo manualmente!!.
che cazzata!!
bella certificazione!!!!!
oppure ci devi fare il bagno a - 3 mt [:(]
ho letto questa discussione e mi sembra di aver letto se non sbaglio che il ceck pre immersione è di poca importanza.
che cazzata!!
i piloti sono tutti scemi a fare i controlli Pre-Fly, potrebbero farlo in volo tanto le macchine (velivoli) sono certificate.
non conosco personalmente Massimo, però sò che è uno valido nel suo settore e quindi se lo ha fatto e ci scende in quei budelli , vuol dire che funziona.
ciao lorenzo io all'eudi ci vado Sabato e se vieni ci incontriamo lí¬.

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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 28/01/2011 07:59 #81

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Cara Vittoria, non rispondi alla mia domanda.
Non posso fare altro, anzi non possiamo fare altro, che prenderne atto.
Ciao.
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 28/01/2011 09:09 #82

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<div class="quote"><i>Messaggio di danilotek</i>
<br />ciao Lorenzo,
non devi rettificare nulla di quello che hai detto, perchè hai pienamente ragione.
si ribadisce che quella macchina sia certificata, collaudata ecc., e poi ci muori perchè l'elettronica non si accende automaticamente ad una cerrta quota, ma bisogna farlo manualmente!!.
che cazzata!!
bella certificazione!!!!!
oppure ci devi fare il bagno a - 3 mt [:(]
ho letto questa discussione e mi sembra di aver letto se non sbaglio che il ceck pre immersione è di poca importanza.
che cazzata!!
i piloti sono tutti scemi a fare i controlli Pre-Fly, potrebbero farlo in volo tanto le macchine (velivoli) sono certificate.
non conosco personalmente Massimo, però sò che è uno valido nel suo settore e quindi se lo ha fatto e ci scende in quei budelli , vuol dire che funziona.
ciao lorenzo io all'eudi ci vado Sabato e se vieni ci incontriamo lí¬.
</div class="quote">
Ciao Danilo,
Il problema non è questo o quel reb, il Pegasus o l'Inspiration. Il punto è che a dispetto di quanto si dice nell'ambiente, ci si muore troppo spesso!!![V]
La "colpa" dell'utilizzatore si deve limitare al malore fatale, tutto il resto deve essere evitato dalla macchina. Hanno dei costi pazzeschi, però non hanno dei contatti bagnati piuttosto che un sistema di allarme/avviso o di sicurezza a prova di errore umano.
Io ne capisco poco, ma quando si legge di una tragedia, difficilmente si tratta di un principiante (anche se è successo); più spesso si tratta di grandi esperti e questo non è accettabile dal mio punto di vista.
Pegasus (che non ho mai visto) può essere un tentativo che potrí  avere successo o meno, a prescindere da certificazioni e carte bollate. Per certo, può essere una possibilití  in più verso la sicurezza degli apparati, almeno finchè (e spero vivamente di no) questa speranza non sarí  spezzata dai fatti.
All'eudi probabilmente ci sarò di venerdí¬, ma non è ancora certo. se passo di sabato metto un avviso sul forum...
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 28/01/2011 10:32 #83

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<div class="quote"><i>Messaggio di Lorenzo</i>
Il problema non è questo o quel reb, il Pegasus o l'Inspiration. Il punto è che a dispetto di quanto si dice nell'ambiente, ci si muore troppo spesso!!![V]
La "colpa" dell'utilizzatore si deve limitare al malore fatale, tutto il resto deve essere evitato dalla macchina. Hanno dei costi pazzeschi, però non hanno dei contatti bagnati piuttosto che un sistema di allarme/avviso o di sicurezza a prova di errore umano.
Io ne capisco poco, ma quando si legge di una tragedia, difficilmente si tratta di un principiante (anche se è successo); più spesso si tratta di grandi esperti e questo non è accettabile dal mio punto di vista.
Pegasus (che non ho mai visto) può essere un tentativo che potrí  avere successo o meno, a prescindere da certificazioni e carte bollate. Per certo, può essere una possibilití  in più verso la sicurezza degli apparati, almeno finchè (e spero vivamente di no) questa speranza non sarí  spezzata dai fatti.
All'eudi probabilmente ci sarò di venerdí¬, ma non è ancora certo. se passo di sabato metto un avviso sul forum...
</div class="quote">
Ma di automobili a prova di errore umano, quante ve ne sono? Le avete mai viste? Eppure i morti con auto sono oltre 5000 all'anno solo in italia. Allora? Non potrí  mai esistere in nessun prodotto merceologico, un utensile a prova di errore umano. Anzi sono quelli che non hanno nessun "paracadute" che risultano meno pericolosi, proprio perchè richiedono maggior attenzione da parte dell'operatore.
<b>Meno autocelebrazione, autocompiacimento, falsití  e ipocrisie sarebbero molto più utili a far diminuire gli incidenti</b>. <u><b>Partendo dalla formazione degli standard, trainer, istruttori e diver</b></u>. Perchè l'ignoranza regna sovrana.....anche in molti blasonati trainer ed istruttori, senza distinzione didattica.
Proprio perchè è molto facile farsi ingannare dal: "tanto fí  tutto la macchina".
<font color="red"><u><b>Poi c'è chi si ritrova a non sapere, in caso di guasto, che frazione di o2 e di inerti ci si ritrova nel sacco e che deco fare e altre cose........chiedendo spiegazioni sottobanco non al proprio istruttore superidolatrato dalle folle, pagato profumatamente e che fí  corsi brevi, ma ad altri..... </b> </u> </font id="red">
Finendo in caso di incidente o mancato, con avere maggiore sincerití  nel dire le cose come realmente stanno, invece di coprire le magagne, imprudenze commesse con: "era un grande" "se capita a lui, allora..." .
Ritornando alle certificazioni, adesso ví  di moda sparare sui reb e FAR FINTA DI NULLA SUL CA.
<u>MA L'80% DEGLI UTENSILI CHE USATE IN CA NON RISPONDONO PIU' ALLA CE</u>.
<font color="red"><u>IN CASO DI INCIDENTE SIETE NELLA MERDA AL PARI DI UN REBBISTA PRIVO DI CE</u>.
<u><b>MA FATE FINTA DI NULLA......</b></u></font id="red">
<font color="red"><b>Occhio, il vento stí  per cambiare......</b></font id="red">
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 28/01/2011 10:57 #84

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Riguardo alla ce non la ritengo fondamentale, in quanto esiste solo per consentire la commercializzazione per l'europa non in tutto il mondo. Tantè che il Megalodon pru non avendo per ora la ce, è attualmente adottato dalla US Navy per le immersioni fonde e in saturazione. Però il suo costruttore ISC ha provveduto anche alla pubblicazione delle prove fatte sul suo rebreather. Ben diverso il caso di un qualsiasi artigiano che si mette ad assemblare vari pezzi presi quí  e lí , senza nessun riscontro oggettivo su parametri fondamentali quali wob ect.
Qui mi sentirei molto meno sicuro e tranquillo....
130 ore di immersione sono un nulla se non accompagnati anche da dati numerici sui parametri fondamentali che solo macchine specifiche possono dare; non ore di immersione, fossero anche 1300.
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E' possibile la ricerca attraverso il menu oppure direttamente selezionando la regione o la nazione desiderata sulle mappe.
Per ogni diving sono disponibile le informazioni dettagliate cliccando sul link del nome.
Utilizza le intestazioni delle colonne per riordinare i risultati.

Buona continuazione.

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