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ARGOMENTO: il soccorso in config tecnica

il soccorso in config tecnica 10/06/2010 23:53 #19

  • Federico
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Secondo il mio modestissimo parere dovremmo sempre distinguere lo svolgersi delle procedure su due casi di incidente, ovvero perdita di coscienza con respirazione attiva o arresto cardiaco con conseguente arresto respiratorio.
Nel primo caso il compagno ci "semplificherebbe" il tutto, consentendoci di "tagliare" un bel po' di deco ( magari prendendo O2 molto in basso), ma senza costringerci a "pallonare" dato che la sua respirazione dovrebbe rimanere costante*.
Nel secondo caso...
_ Non respira --> I suoi polmoni come si comportano in risalita??? --> Devo tenergli la testa in un certo modo per fargli uscire il gas residuo???
_ Non gli batte il cuore --> Quanto tempo posso ritardare l'inizio della RCP ( gií  la possibilití  di successo su un intervento immediato è bassa, cala poi drasticamente dopo alcuni minuti*)???

Io personalmente non mi ricomprimerei in acqua, a meno di una seconda barca con personale a farmi assistenza, (da solo su una boa??? ??? legato come un salame??? ??? mamma mia che brutta cosa, anche se onestamente le alternative non è che infondano serenití  e sicurezza!)

Un Saluto
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il soccorso in config tecnica 11/06/2010 08:23 #20

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Scusatemi, ma a mio giudizio state parlando di FANTA-SUBACQUEA[:(!][:(!][:(!].

Sarò pessimista, ma se uno è svenuto a 80m, se non respira ecc ecc, per me non c'è più nulla da fare.

Mi sto toccando i co@@@oni; io cerco di lavorare sulla prevenzione, sulla programmazione e sulla preparazione in acqua.

Poi, se per sfiga, accade l'imponderabile.................[V][V][V][V]




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il soccorso in config tecnica 11/06/2010 14:42 #21

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Ok poseidon, nn posso darti torto, però anche se le probabilití  fossero basse tu soccorritore nn lo sapresti e magari rischi la vita x salvare un compagno che nn ha più speranze.[xx(] .. ma che scelte alternative avresti[?]
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il soccorso in config tecnica 12/06/2010 12:40 #22

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Ciao a tutti [:)]
Armando siamo sulla stessa lunghezza d'onda; rallentare la risalita nella fase in cui si usa elio; cambiare con l'Ean 40 appena possibile [?] "fregandosene" della tossicití  dell'O2 (tanto per poco tempo difficilmente avremo preblemi) e pure cambiare a 9/10 in O2 "rifregandosene" della relativa tossicití .
Poi dai 5 metri gonfiare il gav all'infortunato e inviarlo in superficie; se non ci sono possibilití  perchè la barca non si vede; salire in superficie e chiamare la barca; naturalmente con una permanenza in ambiente normobarico minore possibile.
Ce la si può fare; l'importante come hanno osservato molti Amici è tenere conto anche e sprattutto dello "status" dell'infortunato ed agire di conseguenza.
Poi se non ho sintomi scendo velocemente a 9/10 metri e "rifregandomene della tossicití  dell'Ossigeno" starei a quella quota più tempo possibile, facendo frequenti air break e"sparando subito il pallone giallo" poi, arrivato a 30 bar passerei all'EAN 40; iniziando metro per metro una risalita lentissima e lasciando a secondo della disponibilití  di gas 80/100 bar che terminerei con una lunga sosta a 5 metri.
Finito il Nitrox riprendo l'Ossigeno, resto per quanto possibile a 5 metri e poi inizio una risalita di 2/3 minuti per ogni metro; arrivato in superficie se ho ancora un pò di O2 lo finisco stando fermo a galla.
Nel frattempo in superficie avranno attivato le necessarie procedure di emergenza ma, anche se vengono a chiamarmi, se ho gas decompressivi come descritto e non ho sintomatologie in atto, non esco dall'acqua finchè non ho esurito le mie scorte.
Qui lo dico e qui lo nego, ma io farei cosí¬ e ... ora giù a tirare sassate [B)]
Salutissimi [:)][^][;)]
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il soccorso in config tecnica 14/06/2010 15:09 #23

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Buongiorno a tutti,ho letto con interesse tutte le ipotesi e i vari concetti,le situazioni strane e le soluzioni,normalmente non affronto mai la discussione,ma questa volta mi ritrovo ad essre testimone in prima persona di un fatto accadutomi e di conseguenza reale.Puo darsi che di 10 che scrivo 1 sia utile....Immersione con la mia compagna sul lago,un terzo amico leggermente distante ,ma non troppo,a -47 guardo la mia compagna che sul cambio erogatore ha un problema,il baffo del boccaglio è fuori dalla bocca,gli occhi sgranati un colpo di tosse,due,iniziano gli spasmi in questi secondi sono riuscito a raggiungerla,schiaccio l'erogatore in bocca ,il pulsante ..ma niente,gli occhi vanno indietro e non sento reazione,Nel frattempo siamo arrivati a -50 io con lo spallacio in una mano e l'altra a spingere l'erogatore...cosa dice il manuale????probabilmente è il cuore che fa fede si risale e credetemi non è cosí¬ semplice svuotare il gav,regolare la stagna,ventilare giusto mentre senti l'altro che stí  andando...non ci sono "banane" esci e più in fretta che puoi...La mia compagna se l'è cavata senza alcuna conseguenza ,si dice che è stata molto fortunata,che qualcuno lassù ha vegliato,(si è fatta 21 giorni di ospedale tra cui 7 gg di rianimazione per sovradistensione polmonare)ma quello che vorrei trasferire se può interessare che tutte le teorie vanno bene sino al momento che devi decidere:la lascio annegare o mi assumo la responsabilití  di una decisione che può anche essere di esito drammatico?Penso che l'importante sia scegliere(per la cronaca il problema è stato un blocco della glottide dovuto ad inalazione di alcune gocce d'acqua) .Risalire da -50 non è bello ma tutto sommato ne è valsa la pena.
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il soccorso in config tecnica 14/06/2010 23:22 #24

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Perdonami, sarò cattivo.
Sono contento che non sia successa una tragedia, ma ritorno sulla mia convinzione:
se un subacqueo non è in grado di alternare la respirazione tra 2 erogatori, forse è meglio che non vada a 50m, ne da solo ne accompagnato.
Non giudico la tua reazione all'incidente, non mi permetterei mai, perchè per poter giudicare bisognerebbe trovarsi nella stessa situazione e ciò è impossibile; e comunque sarebbe soggettiva.
Mi permetto invece di giudicare l'origine dell'incidente, che è assurda.

UNA PERSONA NON PUO' RISCHIARE LA VITA E FARLA RISCHIARE AL COMPAGNO, PERCHE' NON E' CAPACE DI FARE IL CAMBIO EROGATORE[V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V][V]

Cerchiamo quindi di LAVORARE per IMPARARE ad andare in acqua, invece che lavorare per risolvere gli incidenti.


Scusami se sono stato duro, ma è quello che penso.
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Buona continuazione.

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