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ARGOMENTO: il soccorso in config tecnica

il soccorso in config tecnica 04/06/2010 10:30 #1

  • Baron Gautsch
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carissimi[:)]
recentemente in addestramento con i miei amici e allievi abbiamo simulato il soccorso di un subacqueo in configurazione bibombola (almeno 12+12) e due bombole decompressive, vi spiego le modalití  e poi le nostre conclusioni x confrontarci su questo delicatissimo aspetto delle immersioni tecniche.[xx(]

Profondití  ca 10mt sub inerte sul fondo, GAV completamente sgonfio,senza respirazione autonoma, con erogatore ancora trattenuto in bocca, obiettivo: emersione!
Lo si raggiunge da sopra si afferra il bibo, è necessario gonfiare parte del suo gav, altrimenti o nn si riesce prorpio a sollevarlo, oppure nel caso si riuscisse, dovremmo sostenere a braccia tutto il suo peso.[:(]

(1) risultato: estrema difficoltí  a fare questo intervento da solo, tirarlo su, mantenere l'erogatore in bocca, gestire il nostro e il suo GAV.[:(][:(]

superficie: necessití  di ascoltare l'eventuale respirazione del sub che magari è ripresa,respirazione assente, necessití  insufflazioni e trasporto verso riva/barca

(2) risultato: la config bombole deco 1 x lato rende praticamente impossibile la respirazione bocca a bocca, si può fare solo quella posteriore alla testa del sub usando una pocket mask mentre lo si trascina. Faticosissimo, specie se svolto di seguito al sollevamento dal fondo, un solo sub difficilmente ce la potrebbe fare se nn x pochi metri.[:(][:(][xx(][xx(]

altra prova: due sub effettuano il soccorso. MOLTO MEGLIO![:D] è importante coordinarsi per ridurre le perdite di tempo;
il sollevamento è efficace dividendosi i compiti (tenere erogatore nella bocca e gonfiare GAV vittima, altro sub lo tiene dal bibo e gonfia il suo GAV)
in superficie: in due si può essere veloci e riposati abbastanza x sganciare almeno 1 deco x la respirazione bocca a bocca laterale (se nn avessimo pocket mask); il trasporto della vittima era veloce ed efficace.

conseguenze obbligatorie del soccorso e pericoli:
VITTIMA: rischio sovradistensione polmonare se vie aeree ostruite, omissione tutte le tappe deco dalla quota alla superficie, conseguenze del malore che ha determinato l'accaduto
SOCCORRITORI: omissione tutte le tappe deco come sopra.

COLCLUSIONI: il soccorso di un sub colto da malore con perdita dei sensi in immersione tecnica è molto critico[:(][:(][xx(][xx(] anche i soccorritori si espongono a forti rischi essendo di fatto molto improbabile svolgere la risalita e le soste deco anche se il sub avesse respirazione autonoma stante la grande difficoltí  di gestirlo.
se l'incidente avvenisse in profondití  rilevante..beh..la vedo dura!!

insegnamenti appresi: PRUDENZA E PREVENZIONE SEMPRE (ok sono palloso ma fa niente!!! ve lo dico ugualmente [;)][;)][;)])
TEAM di almeno TRE componenti, altrimenti il soccorso al compagno è PRATICAMENTE QUASI IMPOSSIBILE! ed è bene che questo sia chiaro x tutti..

x il resto...un sorriso dai [:D][:D][:D][:D]..in fin dei conti erano delle simulazioni, e le simulazioni servono proprio a prevenire LE ROGNE!![:D][:D][:D]
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il soccorso in config tecnica 04/06/2010 17:26 #2

  • requin
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Ciao a tutti [:)]
Carissimo Armando, sai che sono un sostenitore della coppia/team, a questo punto non posso che concordare con te "tre è meglio di due", sembra la pubblicití  del gelato [:o)]
In genere noi costituiamo un team di 4 persone formate da due coppie affiatate e, una volta che c'è stato un problemino, la macchina è scattata subito.
Purtroppo cosa fare con un uomo privo di coscienza in una Tek Dive è un problema enorme se poi, come hai detto tu, succede in profondití , la questione si fa drammatica.
Per quanto riguarda i problemi di gas, più o meno, ce la caviamo sempre con la regola dei terzi e altre strategie che ognuno poi mette in atto secondo le sue attitudini e preferenze.
Ma dare una risposta sensata e soprattutto "applicabile" nella realtí , alla questione che hai posto, è davvero dura; complimenti invece per aver intrapreso la strada di una sperimentazione in tal senso [8)]
Racconto un aneddoto tanto per fare quattro risate [:D][:D][:D]
Anni fa ho recuperato un sub svenuto sul fondo di un lago (non cito il nome) dove andavamo a cercare punte di freccia in selce; problemi zero c'erano dieci metri di fondo e usavamo attrezzatura leggera; l'ho portato in superficie e tirato a riva, ma non riuscivo a rianimarlo, perchè aveva una sincope contratta e la bocca serrata.
Sembrerí  una barzelletta, ma non sapendo più che fare gli ho abbassato il cappuccio e torto con forza un orecchio; ora mi viene da ridere e mi sento un pò "cretino", ma il dolore lo ha fatto riavere [B)]
Tutto ok, ma poi si è scoperto che aveva avuto un blocco renale, rientrato dopo cure ospedaliere; forse per il freddo; a quei tempi a dicembre andavamo in acqua con le umide [:p]
Sono uscito dal seminato, vediamo che dicono gli Amici del Forum.
Stammi bene e ... per quella cosa ...mah, speriamo bene e se hai news fammi sapere.
Salutissimi [:)][^][;)]
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il soccorso in config tecnica 04/06/2010 19:48 #3

  • megaro
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ciao a tutti,
ad essere da solo a soccorrere( speriamo MAI ) il compagno privo di sensi,[:(]la cosa ideale forse è sganciare le deco per essere più liberi di agire nel migliore dei modi possibili....

ciao

Angelo[;)][;)]
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il soccorso in config tecnica 05/06/2010 00:47 #4

  • Ciro1983811
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Io queste simulazioni le ho fatte durante il corso technical ad aria e 2 stage ed il soccorritore era uno solo.

Noi, come avrete avuto modo di vedere, usiamo le stage 1 per lato.

Per portare in superfice il sub privo di coscienza abbiamo usato il solo GAV della vittima, standogli dietro e risalendo in posizione verticale.

Prima svuotando quasi tutto il nostro gav e aprendo al max le valvole di spurgo stagna di entrambi, quindi imbracciando con il braccio destro sotto l'ascella e quindi lo spallaccio destro (se ci si fa e SE NON c'è l'imbraco DIR che non si riesce ad allargare) della vittima e con la mano sull'erogatore. La mano sinistra controlla il corrugato della vittima.

Si da una gonfiata decisa sufficiente a staccare noi che siamo negativi piu la vittima, quindi si controlla la risalita sgonfiando gradualmente il gav della vittima e aiutandosi di pinne ma non troppo sennò si va in affanno.

Arrivati in superfice ricca gonfiata prima al compagno poi a NOI che saremo sicuramente stanchini.

A questo punto si sganciano subito i moschettoni superiori delle 2 stage sia a dx che a sx, in questo modo le rubinetterie delle stage vanno verso il basso lasciando libero il fianco della vittima. Il fondo delle stage resta attaccato ai d-ring inferiori e non rompe le scatole. Si può fare lo stesso anche per le stage del soccorritore se intralciano i movimenti.

Ora si comincia il trasporto in superfice ed eventuale ventilazione forzata, contemporaneamente alla svestizione (che viene MOLTO meglio se l'imbraco non e' DIR ed ha anche un solo spallaccio con fibbia allargabile). un volta sfilato il gruppo, gruppo e stage restano in superficie sorrette dal gav.

Per il resto il tutto è uguale al rescue ricreativo.

Vi assicuro che dopo averlo fatto 5 volte di fila... sei massacrato...!!!

Mai provato in situazione di reale pericolo però ...

Ciao, Ciro.
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il soccorso in config tecnica 06/06/2010 13:30 #5

  • Federico
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Complimenti a ciro per la tecnica e per la descrizione!!!

Ora pongo il "solito" domandone... :-) Siamo a 50 metri da 15 minuti, (giusto per non andare molto a fondo) il compagno sciopa... che faccio??? Risalgo anche io, veloce come un proiettile, in preda al panico portandomi lui in superficie e pallonando fuori come una megattera giocherellona... o ci impiego 4 minuti per risalire, sapendo che il tempo max per recuperare una vittima in arresto è mediamente 4 minuti??? ( tenendo conto che una volta in superficie non è detto che ci metta meno di un minuto ad issarlo in barca o a riva per potergli applicare la RCP).
Un saluto
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il soccorso in config tecnica 06/06/2010 15:40 #6

  • Lorenzo
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Federico, devi fare i conti con la realtí  del momento, la lealtí  nei confronti dell'amico e la situazione in cui ti trovi.
Se palloni come hai descritto, probabilmente chi sta in barca dovrí  decidere a chi dei due sub prestare assistenza per primo...[xx(]
Se non lo fai, avrai sempre il tarlo per cui, forse, se avessi provato, magari...[:(]
Nessuno può dirti cosa fare in quelle occasioni.
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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Buona continuazione.

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