<font color="yellow">Ciao ... PAREPAO .... [

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] Oscar è sempre simpaticissimo !!!!
Ciao a tutti.
Siamo andati spesso su quest'argomento nel nostro team, come tu ben sai, e stiamo pensando di fare alcune esercitazioni mirate a testare le capacití psicoattitudinali. Tutto questo si può fare, e va fatto. Tanto è vero che alcuni di questi esercizi sono inseriti nei nostri corsi, a quote e con modalití che comunque DEVONO tenere entro certi limiti la percentuale di probabilití d'incidenti, che comunque è sempre presente e della quale bisogna prendera coscienza (non a 40-50 mt ....)
Esercitazioni simili a quelle di cui parli tu (Marco) e anche ben più impegnative, vengono svolte da alcuni reparti militari. Loro hanno una preparazione psico fisica e degli obiettivi d'addestramento ben diversi da quelli sportivi, oltre ad avere costantemente un supporto logistico e d'emergenza che chi si immerge per diletto non immagina neanche (argomento che anche tu conosci bene).
Avremo modo di testare delle varianti personalizzate agli esercizi proposti nei nostri corsi, facendo riferimento alle difficoltí dell'ambiente speleosubacqueo ed ai test pratici ad esso collegati, e prendendo spunto da altri settori della subacquea, che per i "sommozzatori prevalentemente d'acqua dolce", possono essere molto importanti in certi tipi d'immersioni.
Se riscontreremo fattibilití e utilití didattica, rapportata al margine di rischio, potremo eventualmente proporre al nostro Presidente di valutarne l'inserimento negli standard TSA.
Non è possibile testare degli esercizi difformi da quanto previsto negli standard didattici durante un corso.
In futuro vedremo molto probabilmente delle evoluzioni in merito a quest'argomento.
Staremo a vedere
Salutoni a tutti</font id="yellow">