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ARGOMENTO: PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO

PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 08/06/2007 17:44 #1

  • roche
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Ciao a tutti,

porto all'attenzione un argomento scomodo per vari motivi, ma spesso oggetto di discussione nel post immersione.

Ho voluto appositamente evitare il termine narcosi proprio perchè ciò che metterei al centro del discorso è la diversa visione degli "abissi", della profondití .

La voglia di scrivere mi è venuta dopo aver letto i racconti di un ragazzo che pratica tuffi molto profondi con l'aria: 100 e più mt.

So di per certo che tanti di noi fanno delle "ecezzioni alla regola" (sono un porta bandiera), ma non è questo il punto.

Quanto secondo voi l'allenamento può sopperire ad una scarsa sopportazione della narcosi??

Si lo so che la prima risposta sarí : Utilizza le mix!! bravo, lo so anche io!
Ma ci sono tanti casi in cui per caso/scelta ci si trova ad usare l'aria.

l'ebrezza l'ho sentita diverse volte, e so che quando arriva devo fermarmi e tornare sui miei passi; ho la fortuna che un sintomo visivo mi anticipa lo "schiaffo" (provato poche volte), quindi evito di andare oltre..

Vorrei intavolare questo scomodo argomento, dove tutti fanno ma nessuno dice!!!

NB: non è mia intenzione parlare di dove arrivo io e dove arrivi tu....

Ciao a tutti!!!
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PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 08/06/2007 20:20 #2

  • Marcolman
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[}:)]
QUELLE COSE NO SI FANNO E NON SI DEVONO MAI FARE !!!
[}:)]

Bene ora che l'ho detto possiamo incominciare.
Io credo che l'allenamento sia fondamentale per tutti i tipi di immersione, per quelle profonde è semplicemente essenziale, se poi le facciamo ad Aria bhe allora non si discute neppure, se non sei allenato lascimo pure perdere.
Vedi il nostro organismo ha una sorta di scatola nera che registra tutto quanto, il fatto di allenarsi e aumentare per gradi la profondití  ci porta a sopportare in maniera maggiore l'effetto della narcosi, più siamo allenati "abituati" più riusciamo a gestire l'effetto narcotico che insorge durante una immersione fonda ad aria. Tralascio per ovvi motivi tutti i problemi che insorgono o possono insorgere dovuti a esposizioni prolungate ad alte percentuali di O2 non solo per il periodo dell'immersione ma anche effetti permanenti sul nostro organismo. Personalmente faccio parte di quei sub che in aria ci vanno e ci sono sempre andati, e ho sperimentato alcune volte la narcosi e lo scioc narcotico e come dici anche io mi avvalgo di un sintomo allarme che mi dice che è ora di risalire o chiudere. Io mi alleno molto e sono sempre in acqua e per gradi aumento sepre la prof. per arrivare a gestire bene una prof. max di 70mt con permanenze prolunghate. Ammetto che non è una medaglia da sfoggiare, ma ti assicuro che in caso di necessita sai veremente gestirla la narcosi se sei ben allenato.
Scusami se mi sono lasciato un pò prendere, ma come hai detto è un argomento dove tutti fanno ma nessuno dice!!!
State sereni
MARCO
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PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 08/06/2007 22:31 #3

  • Lorenzo
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Dunque... io sono andao diverse volte "fondo" ad aria (diciamo 60 mt). Se sono allenato, non a sopportare la narcosi, ma allenato fisicamente, con immersioni frequenti e fonde, se non ho a disposizione miscele, sono anche disposto ad andarci di nuovo.
Ma se non è cosí¬, me ne guardo bene! E' estremamente pericoloso, la capacití  di reazione è molto rallentata, il buddy deve essere ESTREMAMENTE affidabile.
Il solo pensiero che qualcuno va ad aria a profondití  che io, oggi, non ho la preparazione e, forse, il coraggio di affrontare, mi fa venire la pelle d'oca. Per ualche decina di €uri, non vale la pena di rischiare la pelle, secondo me. Gií  il limite dei 50 mt mi sembra "importante". Se posso, evito di andare oltre, anche se l'ho fatto diverse volte.
Lorenzo
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 09/06/2007 00:50 #4

  • syd71
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Aggiungerei che, senza polemiche, l'effetto narcotico è dovuto anche ad una combinazione molecolare a livello sanguigno dell'aumento di CO2, non solo N2. Detto questo, l'allenamento aiuta a sopportare la narcosi, perchè gestirla è una parola grande... Anche perchè, in realtí , molte volte quando si crede di essere in grado di gestire l'ebbrezza... si è gií  in narcosi! Provate a fare semplici calcoli matematici a -10 e a -60 in aria e poi mi dite. Come ho detto altre volte, penso che l'aria serva a gonfiare le gomme della macchina... E' anche doveroso dire che la narcosi è anche un'implicazione psicologica individuale e dipende anche dalla respirazione, non è necessario che capiti per forza a grandi profondití , può sopraggiungere a quote ben minori con fattori inducenti quali il freddo, la preoccupazione, lo stress la stanchezza ecc, fattori che a mio avviso sono da tenere sempre ben presenti. Vorrei dire che alle quote citate da Marcolman il pericolo ben più grave è l'iperossia, che quando sopraggiunge non è per nulla clemente come la narcosi...
Stefano.
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PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 09/06/2007 09:01 #5

  • egidio
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<font color="yellow">L'immersione profonda ad aria è un argomento estremamente delicato e pericolosissimo, soprattutto in virtù del progresso in campo scientifico e dell'avvento anche nel settore sportivo, delle miscele. A parer mio è un argomento che va trattato solo durante appositi corsi, per evitare che a qualche neofita o sprovveduto avventuroso, leggendo queste righe, possa venir in mente di sperimentare il famoso concetto dell'assuefazione alla narcosi mettendo inutilmente a repentaglio la propria sicurezza e quella dei compagni d'immersione ....
Le statistiche ci insegnano che la maggior parte degli incidenti, soprattutto quí¬ dalle nostre parti (laghi ...) accadono a chi, inconscentemente, si lancia lungo una parete per provare a vedere che effetto fa vedere la lancetta del profondimentro che avanza .... nella maggior parte dei casi questi incidenti hanno conseguenze fatali.
Non aggiungo concetti specificamente teorici in quanto il carissimo Stefano ha sapientemente toccato i punti salienti dell'argomento.
Questo post non è certo rivolto agli autorevoli Colleghi che hanno scritto prima di me, e che sicuramente appoggieranno lo spirito di questa mia, ma è rivolto a chi legge queste righe senza la <u>preparazione teorica e pratica indispensabile</u> per capire che altrimenti si sta parlando di una "roulette russa". Attenzione, chi va in acqua per divertirsi, e vuole scendere oltre certe quote, lo deve fare con la giusta preparazione teorica e tecnica, che per nostra fortuna, al giorno d'oggi, è disponibile anche a livello sportivo. E' necessario inoltre accrescere la nostra esperienza attraverso un cammino lento e progressivo, di anni ....

Buone e sicure immersioni a tutti</font id="yellow">
Egidio Roncon

TSA Trimix Instructor Trainer - Technical Cave Instructor Trainer
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PROFONDITA' - SOPPORTAZIONE AZOTO 09/06/2007 13:14 #6

  • Lorenzo
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<div class="quote"><i>Messaggio di syd71</i>
<br />Aggiungerei che, senza polemiche, l'effetto narcotico è dovuto anche ad una combinazione molecolare a livello sanguigno dell'aumento di CO2, non solo N2. Detto questo, l'allenamento aiuta a sopportare la narcosi, perchè gestirla è una parola grande... Anche perchè, in realtí , molte volte quando si crede di essere in grado di gestire l'ebbrezza... si è gií  in narcosi! Provate a fare semplici calcoli matematici a -10 e a -60 in aria e poi mi dite. Come ho detto altre volte, penso che l'aria serva a gonfiare le gomme della macchina... E' anche doveroso dire che la narcosi è anche un'implicazione psicologica individuale e dipende anche dalla respirazione, non è necessario che capiti per forza a grandi profondití , può sopraggiungere a quote ben minori con fattori inducenti quali il freddo, la preoccupazione, lo stress la stanchezza ecc, fattori che a mio avviso sono da tenere sempre ben presenti. Vorrei dire che alle quote citate da Marcolman il pericolo ben più grave è l'iperossia, che quando sopraggiunge non è per nulla clemente come la narcosi...
Stefano.
</div class="quote">

Qualche anno fa, durante l'esame per il terzo grado CMAS, il mio istruttore ci fece fare sulla lavaqgnetta, a secco una moltiplicazione a 2 cifre; tempo di soluzione = 8"...! Poi, durante l'immersione, ci ha fatto fare medesima operazione ma con cifre differenti, appoggiati sul fondo a -50 mt; tempo di soluzione = 20" [V] , e il mio compagno, ha sbagliato il risultato, "tralasciando" il riporto (non quello dei capelli...).
La narcosi NON E' GESTIBILE!
Allenamento, esperienza etc servono solo a riconoscerne meglio i sintomi che come gií  detto, a differenza dell'intossicazione da O2, sono ben precisi e individuabili.
Personalmente, continuo ad immergermi anche ad aria, ma spero proprio di non essere mai nella condizione di dover superare i limiti che ho gií  detto, sarebbe come giocare alla roulette russa.
Lorenzo
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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E' possibile la ricerca attraverso il menu oppure direttamente selezionando la regione o la nazione desiderata sulle mappe.
Per ogni diving sono disponibile le informazioni dettagliate cliccando sul link del nome.
Utilizza le intestazioni delle colonne per riordinare i risultati.

Buona continuazione.

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