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ARGOMENTO: Immersione Speleosub

Immersione Speleosub 18/03/2007 20:10 #1

  • pit61
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Riprendendo il discorso con M.W. nato su altro topic .
Certo la regola dei terzi è il minimo; ancora più sicura e quella dei sesti , certamente più impegnativa da effettuare perchè richiede un controllo più frequente della strumentazione . Certo se vai in grotta per fare una passeggiata seguendo percorsi sagolati da altri si può applicare . Se invece devi rilevare la grotta o armare la sagola giuda, hai cioè molte cose da fare, diventa improbabile utilizzare la regola dei sesti .
Per quanto riguarda il manifold , ripeto non è POSSIBILE per quanta organizzazione puoi avere alle spalle, trasportare in stretti laminatoi un bibo accoppiato con manifold che pesa almeno 30 kg. Poco tempo fa dei miei amici hanno intrapreso un'esplorazione nel centro della Sardegna , dove, dopo lavoro di diversi anni sono riusciti a disostruire e superare una frana di alcune centinaia di metri all'interno di una grotta sul Rio Flumineddu . Superare (senza bombole) la strettoia ricavata consisteva nello strisciare faticosissimamente per circa 3 ore .Per superare il sifone che c'è dopo la frana sono entrati con dei 5 litri ,perchè è impossibile portare dentro altro : non ti gira nelle strettoie . Ti faccio un'altro esempio . Altri speleosub hanno a lungo lavorato nei sifoni all'interno della Grotta Suspiria in codula di Luna (Dorgali) .Il curioso nome della grotta deriva dal fatto che subito all'ingresso trovavi un meandro di circa 150 metri ,dove si deve passare in contrapposizione ,cioè progredendo facendo forza nella strettoia incastrandoti tra la schiena e le gambe e braccia ,in modo da non scivolare per 20 metri sotto nel baratro : C'è veramente da "SOSPIRARE"! In questo caso tutto il carico anche le bombole lo devi portare attaccato all'imbrago ,dentro lo zaino speleo in mezzo alle tue gambe .
Vogliamo ancora parlare del manifold?
Questa è la speleologia che si fa qui perciò non parlatemi di Messico perchè sono ambienti totalmente diversi e dove, usualmente, ti portano le attrezzature fino ai bordi delle pozze con le jeep.
Per quanto riguarda le didattiche che tu nomini non le conosco a fondo. Personalmente ho fatto i corsi (Speleosub non cavern) con la italianissima Societa Speleologia Subacquea della SSI (Societí  Speleologica italiana) . Perciò essendo coerente coi discorsi da sempre fatti, affermo anche in questo caso , la bontí  dei sistemi didattici nostrani per quanto riguarda la subacquea in tutti i suoi campi pur osservando con attenzione ,quando me ne viene data la possibilití  , tutto ciò che di nuovo ed innovativo può portare qualsiasi didattica e da dovunque essa arrivi . Certo non ci tengo a far l'americano per moda del momento .[8D]
Posso comunque confrontarmi con le tue esperienze al fine di accrescere le nostre rispettive conoscenze
Ciao Pietro
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Immersione Speleosub 19/03/2007 08:58 #2

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Ciao
No Pit61, non sono d'accordo con te!
Tu vo fí  l'Americano....ma sei nato in Italy.
Un abbraccio.
Angelo
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Immersione Speleosub 19/03/2007 12:28 #3

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Dimenticavo:
Naturalmente scherzavo ottimo Pietro, ma volevo chiederti se puoi consigliarmi su qualche testo che tratti di speleosubacquea, non che voglia infilarmi in budelli come fai tu, ma per farmi un'idea su alcune tecniche che poi possono tornare utili anche in acque "aperte".
Angelo
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Immersione Speleosub 19/03/2007 14:02 #4

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Ciao Angelo.
Secondo il mio parere il manuale dei corsi della S.N.S.S. (Scuola nazionale di speleologia Subacquea) è un buon manuale abbastanza chiaro ed esaustivo .
Il Titolo è SPELEOLOGIA SUBACQUEA - <i>Attrezzature e tecniche esplorative </i> autore <b>Alessio Filec</b>cia editore Vallardi & C. Puoi anche visitare il sito www.mclink.it/assoc/assonet/assonet.htm.
Salutissimi . Peter
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Immersione Speleosub 19/03/2007 14:29 #5

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scusate l'indirizzo non funziona perciò www.ssi.speleo.it
ariciao
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Immersione Speleosub 21/03/2007 07:38 #6

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<div class="quote"><i>Messaggio di pit61</i>
<br />Riprendendo il discorso con M.W. nato su altro topic .
Certo la regola dei terzi è il minimo; ancora più sicura e quella dei sesti , certamente più impegnativa da effettuare perchè richiede un controllo più frequente della strumentazione . .......
Ciao Pietro
</div class="quote">

giusto per completezza. Ciò che dici è corretto se parliamo di speleo umida, in presenza cioè di percorsi post-sifone o di percorsi difficili per raggiungere il luogo di immersione.

Tutto cambia se invece parliamo di immersioni in grotta tradizionali. In questi caso è evidente che le tecniche cosidette europeee (caschetto, bombole separate, terzi, immersioni in solitario) appaionoi datate e superate dai fatti.
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Buona continuazione.

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