<i>Messaggio di g_rivoira</i>
<i>Normalmente Bibo 15+15 con manifold e 2 erogatori :
aria, trimix 21/35 o 18/45 o 15/60 a seconda della profondití .
eventuale catalina con miscela di fondo per lunghe permanenze
più bombola 7 lt. EAN50
più bombola 5 lt. O2
le configurazioni vengonno adattate a seconda delle necessití .</i>
E' (con qualche minima variante) proprio quello che io ed altri amici utilizziamo per immersioni fino a circa 75 metri (per bottom time limitati). E in effetti sono forse queste le immersioni piu' "godibili".
Se pero' vogliamo andare piu' profondo (anche per tempi di fondo relativamente limitati, ma che non siano una toccata e fuga) diventano necessarie, oltre al bibo, non solo due ma almeno tre bombole da fianco (aggiungendo in genere una 35/30).
E per immersioni ancora piu' impegnative le bombole da fianco diventano quattro (anche una stage con gas di fondo oppure una 21/50 o una 18/45), escludendo (come e' il nostro caso) di poter ricevere in modo "certo" gas dalla superficie .
Insomma, a queste quote importanti non si puo' semplificare la configurazione riducendo la quantita' e il numero dei gas necessari (mi scuso per la ripetizione, ma la soluzione ottimale non e' mai, ad esempio, quella di semplificare l'attrezzatura utilizzando una delle due bombole del bibo come decompressiva/trasporto, limitando cosi' il gas piu' importante, cioe' quello di fondo ).
La soluzione e' invece quella di garantire una configurazione idrodinamica, con una "ridondanza intelligente" (solo cio' che e' realmente necessario per risolvere gli eventuali problemi) e un assetto corretto (ad esempio no agli inutili orpelli come i "comandi remoti", le bombole deco/stage devono essere in alluminio e non in acciaio, con un solo rubinetto e un solo erogatore, etc. etc.), ma soprattutto garantire la preparazione e le abilita' in acqua del subacqueo (assetto realmente perfetto, gestione dei rubinetti, pinneggiamento, capacita' di assistere il compagno etc. etc.).
Mi scuso se non ho premesso "a mio parere", ma, anche se concordo sul principio di adeguare le soluzioni al tipo di immersione, ritengo che alcuni punti "fissi" debbano essere posti, quando questi siano (come sono) verificati sia "razionalmente" sia da una notevole casistica di immersioni (se poi alcuni di questi punti si ritrovano anche in altre didattiche ..... non e' un motivo sufficiente per rifiutarli). Altrimenti tutto rimane entro un generico "tutto va bene, niente va bene, dobbiamo decidere caso per caso", che non ritengo possa farci fare passi avanti.
Ciao a tutti
Massimo