domanda:
ma quando si portano per esempio degli Open (inteso come poca esperienza non come brevetto), se si ha un problema, non si è soli? secondo me interviene lo spirito di sopravvivenza e l'istinto, le regole cadono...
Poi forse il fatto meno evidenziato del problema è l'eventuale assistenza in superfice. Esempio.
Faccio un tuffo da solo al mare su una secca. ho un problema, devo risalire pallonando (es fine aria, frusta rotta , sfiga, ecc) se quando salgo sulla barca (ammesso che ci riesca) non c'è nessuno è possibile che non riesca a chiamare soccorso o tornare indietro.
d'altro canto, come detto, se faccio un tuffo fondo con un compagno, sono proprio suciro che mi porti su?
chi mi ha insegnato, DOPO IL BREVETTO, ad andare in acqua, mi ha sempre detto che 1 è meglio di 2. e mi racconta che quando andavano a fare tuffi "fondi" in aria, dopo i 50 erano indipendenti. adesso non sto dicendo che sia giusto, non è questo il punto.
la mia domanda..?
Rischiare la vita per qualcuno che la sta perdendo è giusto?