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ARGOMENTO: 25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II

25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 19/01/2011 15:06 #43

Ma l'accessorio che intendi tu sarebbe quello che serve a non far scendere la Ppo2? se è quello ce lo hanno praticamente tutti gli ECCR ed é il solenoide.
En14143:2003
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 19/01/2011 15:10 #44

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x giovanni (ps possiamo darci tranquillamente del tu e..il brevetto x me nn è mai x me un elemento di valutazione delle persone[;)])

Le tue osservazioni sono adeguate. Era ovviamente un esempio ma tieni conto che la maggioranza degli incidenti con i REB avviene in acque bassissime, proprio xkè, come giustamente osservi tu è lí¬ che la PPO2 può scendere criticamente a livelli ipossici.

A 90mt ci sono molti problemi da valutare: primo fra tutti il blocco dell'alimentazione dell'O2 su dispositivi primi stadi sigillati, a meno che nn si sia opportunamente provveduto a aumentare la pressione intermedia. Poi chiaramente la PPO2 che usi, o meglio a cui decidi di esporti, non può essere regolata solo dalla disponibilití  di O2 a fini respiratori nel loop, ben altrettanto critico sarí  l'effetto sul CNS.

Le tue conclusioni sono comunque assolutamente giuste circa la poca necessití  di intervento sulla macchina x addizionare l'o2.

Ora ritenere che questa condizione sia meno valida di un'addizione automatica con solenoide, tanto da non ammettere alla certificazione CE queste macchine, mi lascia un pò perplesso ma tant'è![:(]
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 19/01/2011 15:43 #45

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<div class="quote"><i>Messaggio di Baron Gautsch</i>
<br />x giovanni (ps possiamo darci tranquillamente del tu e..il brevetto x me nn è mai x me un elemento di valutazione delle persone[;)])

Le tue osservazioni sono adeguate. Era ovviamente un esempio ma tieni conto che la maggioranza degli incidenti con i REB avviene in acque bassissime, proprio xkè, come giustamente osservi tu è lí¬ che la PPO2 può scendere criticamente a livelli ipossici.

A 90mt ci sono molti problemi da valutare: primo fra tutti il blocco dell'alimentazione dell'O2 su dispositivi primi stadi sigillati, a meno che nn si sia opportunamente provveduto a aumentare la pressione intermedia. Poi chiaramente la PPO2 che usi, o meglio a cui decidi di esporti, non può essere regolata solo dalla disponibilití  di O2 a fini respiratori nel loop, ben altrettanto critico sarí  l'effetto sul CNS.

Le tue conclusioni sono comunque assolutamente giuste circa la poca necessití  di intervento sulla macchina x addizionare l'o2.

Ora ritenere che questa condizione sia meno valida di un'addizione automatica con solenoide, tanto da non ammettere alla certificazione CE queste macchine, mi lascia un pò perplesso ma tant'è![:(]
</div class="quote">

Caro Baron, intanto ti ringrazio della risposta.
Naturalmente non mi esprimo sull'ammissione alla certificazione CE o meno.
Sinceramente, ci sono troppi elementi di valutazione e non mi sento neanche in grado di dare un parere a riguardo.
L'addizione automatica del solenoide però si distingue dal "mantenere la PpO2" uguale ad un determinato valore, cioè il setpoint.
Io penso di uscire fuori topic, ma naturalmente possiamo discutere tra di noi di questo, e di far poi luce su come avviene la classificazione di un rebreather.
Questo perchè, a mio avviso, ci sono troppi termini e definizioni che non hanno senso (meccanico chiuso, semielettronico).

Se vuoi, il forum serve a questo...
Ciao e grazie
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 19/01/2011 16:13 #46

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<div class="quote"><i>Messaggio di Lorenzo</i>
<br /><div class="quote">
La sicurezza di un rebreather non è e mai sarí  di certo garantita da quei controlli preliminari che si fanno prima dell'immersione.
Esistono le certificazioni, il collaudo, le prove di funzionalití  che vengono svolte da enti che da ormai decenni esistono.
Se la macchina funziona..questo lo dice solo lei.
Sulla base di cosa poi? Può almeno spiegarci come ha svolto i test se li ha fatti?
Non penso che all'Eudi lei avrí  tuto questo tempo.
Le chiederei più che altro di esporre per iscritto tutta la documentazione, in ogni caso inutile perchè non proviene da un ente certificato ma da un "costruttore", cioè lei.
Il rebreather NON E' UN GIOCATTOLO.
Non basta mettere insieme dei tubi o dei sacchi.
Non si affida la propria vita ad un oggetto costruito con il fai da te.
</div class="quote">

Scusa ma credo di non aver capito... Premesso che non ho quasi nessuna conoscenza di reb, vorrei che mi chiarissi questi aspetti, se vuoi:
1) Se i controlli pre immersione non servono a verificare il corretto funzionamento della macchina (e quindi anche la sua sicurezza) a cosa servono?
2) come scritto sopra, le attuali normative non permettono ai reb di essere certificati. Se ben ricordo, il problema è quello di avere un sistema automatico che entri in funzione nel momento in cui la PpO2 scende sotto una certa soglia (forse anche se sale...). Questo è il motivo per cui quasi tutti i reb vengono venduti "in scatola di montaggio"; almeno cosí¬ mi sembra di aver capito. Che tu sappia, ci sono reb che hanno la certificazione? se si, puoi cortesemente pubblicarla?
Grazie dei chiarimenti.
</div class="quote">

Ciao, io tento di risponderti ma la questione è davvero lunga.

1)I controlli preimmersione non possono verificare il corretto funzionamento della macchina. Il corretto funzionamento si valuta quando la macchina "funziona": in superficie sono in superficie, non in immersione. Per questo esistono numerosi test che vengono effettuati, e spesso certificati nella loro positivití  da enti terzi.
Se la macchina funziona in immersione? Lo valuta il subacqueo minuto per minuto. Ecco spiegata l'importanza di un corso.
I test servono a catalogare i sistemi all'interno di un range statistico di avarie. Niente può escludere una avaria (..).


I test servono a verificare talvolta che alcuni singoli ingredienti funzionino (tipo la calibrazione durante la quale verifichi anche la risposta dei sensori, le batterie ecc...) e a verificare che il reb è montato correttamente (pensiamo ai test di pressione).
Ma mai puoi verificare che, ad esempio, un'eccessiva formazione di condensa pregiudica la posizione del sensore nr 2.....di esempi se ne possono fare infiniti, c'è da divertirsi.
E' impossibile.
Cmq, queste cose di cui non mi ritengo esperto, vengono insegnate nei corsi. Non c'è niente di anomalo.

2)Se mi chiedi una lista delle macchine certificate, al momento non sarei preciso, preferisco dirti che "non lo so".
Ma nella fattispecie, non parliamo di certificazione o meno: parliamo di completa assenza di test fatti su una macchina destinata a far sopravvivere un subacqueo in immersione.

Se chiedo ad un costruttore, ad esempio, in che quantití  i gas delle batterie (a seguito di un corto circuito o altro tipo di avaria) escono dal compartimento e come si mescolano con la miscela del loop, mi saprí  rispondere???
Io utilizzo da un pò di anni l'inspiration vision, e quest'ultimo ha avuto questi test. Ed è possibile richiederli (salvo che non li abbiano fatti diventare segreto di stato...).
Per costruire un rebreather destinato al commercio ci vogliono anni e anni, e ci sono aziende che hanno decenni di esperienza ormai.

Non avrebbe importanza se parlassimo di una macchina radiotelecomandata. Ma qui parliamo di un sistema che in pochi istanti può diventare il tuo peggior nemico ed ucciderti.
Ed è quello che accade, purtroppo.

Naturalmente, il mio giudizio sul Pegasus non c'è. Se ne avessi le possibilití  economiche lo proverei probabilmente.

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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 19/01/2011 17:33 #47

  • Lorenzo
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@gio_inspo: Grazie della risposta, molto chiara.
@ cicciociccio:
credo che i paragrafi "incriminati siano questi due:
<i>5.7.1 Pressione parziale inspirata di ossigeno
In tutte le condizioni di utilizzo specificate dal fabbricante, l'apparecchio deve automaticamente mantenere una pressione parziale inspirata di ossigeno maggiore di 0,20 bar. La pressione parziale inspirata di ossigeno deve rimanere entro i limiti specificati dal fabbricante. La pressione parziale inspirata di ossigeno deve essere inoltre mantenuta a una pressione parziale minore o uguale a 1,6 bar, fatta eccezione per la/e fase/i di immersione per un periodo non maggiore di 1 min, quando può essere aumentata fino a un massimo di 2,0 bar.
In caso di avaria del sistema automatico, è possibile prevedere un sistema che permetta al subacqueo di aggiungere del gas respirabile. Se è fornito un tale sistema, esso deve essere anche in grado di soddisfare i requisiti della pressione parziale inspirata di ossigeno richiesti dal presente punto.
Le prove devono essere effettuate in conformití  ai punti 6.2, 6.7 e 6.15.
5.7.2 Mantenimento del valore prescritto della pressione parziale di ossigeno
In un apparecchio con valore prescritto fisso della pressione parziale di ossigeno, la pressione parziale inspirata di ossigeno deve essere mantenuta entro ±0,10 bar durante le fasi di profondití  costante dell'immersione. Tutto ciò a una ventilazione di 40 l min-1 e con un consumo associato di ossigeno di 1,78 l min-1, temperatura e pressione di riferimento, a secco (Standard Temperature and Pressure, Dry - STPD).
Durante la fase di risalita, la pressione parziale inspirata di ossigeno potrebbe scendere a un minimo di 0,5 bar sotto il punto stabilito, ma deve riguadagnare il punto stabilito di regime stabile entro 1 min dall'interruzione di una risalita.
Quando si inietta il gas nel circuito di respirazione, il volume di ossigeno aggiunto in 1 min deve essere almeno di 6 l (STPD). </i>
e siccome non ne capisco, non hmi rendo conto se si parla del solenoide o di qualche cosa in più...
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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25 Novembre 2010 - Rebreather Pegasus II 20/01/2011 17:01 #48

Ciao
Quello che stai facendo è un bel gioco di parole, possiamo a ogni parola detta dargli un significato diverso... è logico che la macchina funziona.... perchè è stata collaudata fuori e in acqua, per il momento ha fatto solo 130 ore di immersioni in ambienti molto particolari, con acque molto fredde, con profondití  di tutto rispetto nelle quali col prototipo ho attuato tutte le eventuali modifiche che hanno migliorato il progetto iniziale ci sono gií  ingiro altre macchine che stanno facendo dei test con risultati positivi.

Il progetto base è stato fatto cercando di seguire quella normativa da te citatí .
Il paragrafo 5.7.1 impedisce la certificazione delle macchine a circuito chiuso manuali.

Vorrei ricordarti che una buona parte degli incidenti purtroppo fatali sono avvenuti anche con macchine certificate e i controlli preliminari sono importanti ma servono per controllare se il montaggio e i vari settaggi sono stati fatti correttamente, e questo durante i corsi viene insegnato.

Nella serata di presentazione è stato spiegato che il Pegasus è un circuito chiuso manuale , e cosa è stato inteso per meccanico, visto che per "dispositivo meccanico" si intende qualcosa che funziona meccanicamente, l'ADV potrebbe essere un dispositivo meccanico(lo è....).

Che il Rebreather non sia un giocattolo lo dovrebbero sapere anche gli asini....
Che certi rebreather siano dei giocattoli può essere....

Quello che stí  facendo Pegasus in acqua non è detto che altri rebreather lo facciano.
Visto che non conosci la storia di questo apparecchio ....per tutte le risposte che non ti ho dato quando vuoi un confronto diretto per chiedermi altre informazioni sono a tua completa disposizione.

In oltre cara Vittoria di improvvisato c'è qualcun'altro e si dovrebbe parlare solo quando si conoscono le cose.... il sentito dire funziona male non è una cosa concreta, anche tè sei naturalmente invitata a vedere e a breve se sei in grado a provare il Pegasus.

Dimenticavo il rebreather non lo inventato io ma è nato nel 1876 da Enry Fleuss, e non ha niente di diverso da un altro MCCR se non certe caratteristiche spiegate... a dimenticavo lo studio di questo apparecchio è iniziato a marzo del 2009 sulla carta e pian... piano ha preso forma ........ quasi come un fai da te!!!
ciao
Massimiliano Pellegrini
Thecnical Cave Instructor Trainer
Rebreather CCR Instractor Trainer
Trimix Trainer instructor

www.massimilianopellegrini.it
www.rebreatherpegasus.com
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Buona continuazione.

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