<div class="quote"><i>Messaggio di Baron Gautsch</i>
<br />x giovanni (ps possiamo darci tranquillamente del tu e..il brevetto x me nn è mai x me un elemento di valutazione delle persone[

])
Le tue osservazioni sono adeguate. Era ovviamente un esempio ma tieni conto che la maggioranza degli incidenti con i REB avviene in acque bassissime, proprio xkè, come giustamente osservi tu è lí¬ che la PPO2 può scendere criticamente a livelli ipossici.
A 90mt ci sono molti problemi da valutare: primo fra tutti il blocco dell'alimentazione dell'O2 su dispositivi primi stadi sigillati, a meno che nn si sia opportunamente provveduto a aumentare la pressione intermedia. Poi chiaramente la PPO2 che usi, o meglio a cui decidi di esporti, non può essere regolata solo dalla disponibilití di O2 a fini respiratori nel loop, ben altrettanto critico sarí l'effetto sul CNS.
Le tue conclusioni sono comunque assolutamente giuste circa la poca necessití di intervento sulla macchina x addizionare l'o2.
Ora ritenere che questa condizione sia meno valida di un'addizione automatica con solenoide, tanto da non ammettere alla certificazione CE queste macchine, mi lascia un pò perplesso ma tant'è
]
</div class="quote">
Caro Baron, intanto ti ringrazio della risposta.
Naturalmente non mi esprimo sull'ammissione alla certificazione CE o meno.
Sinceramente, ci sono troppi elementi di valutazione e non mi sento neanche in grado di dare un parere a riguardo.
L'addizione automatica del solenoide però si distingue dal "mantenere la PpO2" uguale ad un determinato valore, cioè il setpoint.
Io penso di uscire fuori topic, ma naturalmente possiamo discutere tra di noi di questo, e di far poi luce su come avviene la classificazione di un rebreather.
Questo perchè, a mio avviso, ci sono troppi termini e definizioni che non hanno senso (meccanico chiuso, semielettronico).
Se vuoi, il forum serve a questo...
Ciao e grazie