Dunque... Sono al lavoro per cui non ho il tempo (e a dire il vero anche poca voglia) di romanzare l'immersione.
Mi prendo qualche minuto, ci provo.
Il mare è calmo, siamo solo leggermente accaldati per aver aspettato qualche minuto sul gommone prima di uscire dal porto. Dopo aver fatto i controlli a secco secondo procedura (reb acceso, ossigeno aperto, by pass manuale funzionante, stessi controlli sul diluente, con in più funzionamento ADV, jacket, controllo PpO2 per gas respirabile, stagna collegata...), scendiamo in acqua, attacchiamo i BO e all'OK scendiamo a circa 5 metri per il controllo bolle: tutto ok, possiamo scendere.il relitto appare come un fantasma quando siamo intorno ai 20 metri, sembra che non ci sia corrente quindi decidiamo di scendere in libera. Arrivati sul castello, ci diamo un altro OK, lentamente scendiamo verso la parte posteriore, dove c'è il nostro obiettivo: l'ingresso della sala macchine. La visibilità è buona, e i reb funzionano perfettamente, ma faccio comunque una lettura della PpO2 su entrambi i pendant e sul HUD: tutto coincide. per questo motivo sono qualche secondo in ritardo rispetto al mio buddy che ha già iniziato a scendere verso l'interno della nave. Entrambi stiamo facendo delle riprese con la gopro, ma Paolo ha dei fari molto potenti per cui decido di sfruttare la sua illuminazione per le mie riprese, anche se di tanto in tanto attraverso con il fascio di luce il campo visivo della mia gopro, bruciando l'inquadratura. Seguo Paolo ma quando scavalca una ringhiera per addentrarsi nel buio dei locali, vedo una sagola guida, per cui decido - prima di ogni svolta, di girarmi per memorizzare qualche particolare della via di ritorno. Vedere la luci video di Paolo da un lato da sicurezza, dall'altro apre delle finestre visive inedite, con la torcia a fascio stretto sembra tutto diverso.
Alcune parti della nave sono perfettamente distinguibili, di altre non ne capisco la funzione, mi rendo conto comunque che l'ambiente ha diversi livelli di notevole altezza; riguardando il grafico dell'immersione ne avrò la conferma. Il tempo sembra congelato, ma in realtà passa veloce e procediamo verso l'uscita, che si trova diversi metri sopra di noi.
Passati dal nero dei locali chiusi al blu del mare, facciamo un giro sul ponte, dove incontriamo una piccola aragosta, uno scorfanetto e le solite castagnole, in generale, poco pesce. Paolo passa sotto delle strutture crollate, per motivi di ripresa decido invece di passarci sopra per arrivare sopra il buddy dopo una carrellata della struttura. L'ho pensata giusta, ma Paolo è circa 7 metri sotto di me, lo raggiungo e ci diamo on OK. Proseguiamo il giro e nel frattempo si è alzata una leggera corrente.
passiamo dal corridoio dell'officina, si distinguono i bomboloni e la morsa a sinistra, sulla destra alcune aperture in cui do solo un fugace sguardo. Ci viene incontro una triglia credo, gigante e rossissima, quasi fosse già cotta, ci gira intorno un paio di volte e se ne va. d Ci segnaliamo il tempo, è ora di tornare, per cui iniziamo una tranquilla risalita sulle scale esterne del cassero, fino a raggiungere la cima di risalita. La prima sosta ci aspetta ai 24 metri, da cui inizieranno i circa 80' di decompressione prima di uscire dall'acqua.
Ecco, ho prodotto...