il problema x come lo vedo io è la facilití e la leggerezza con cui dei sub ricreativi vadano senza la dovuta esperienza, la dovuta attrezzatura, la dovuta scorta di gas a fare tuffi a profondití ben oltre la loro soglia di confort e addestramento.
a cercare decompressioni che non sanno gestire per il semplice fatto che nessuno ha mai spiegato loro come si fa.
(...)
fatto è che la maggior parte degli istruttori sono approssimativi, non fanno quello per cui sono pagati dai clienti cioè insegnare.
fatto è che i clienti sono dei coglioni xchè non pretendono che l'istruttore si faccia il mazzo e gli insegni davvero quello x cui lo pagano. (ovviamente non parlo di nomi e cognomi, nè di sigle, ognuno di noi prima o poi si è imbattuto in uno di questi istruttori e/o in coscienza SA se ne fa parte o no)
Appunto! Il corso Tech diver serve a colmare queste (ed altre) lacune, e per farlo non basta cambiare il gas nella bombola...
Ricollegandomi alla parte precedente del post, credo che nel mondo "tecnico" gli istruttori siano molto meno approssimativi che nel "rec", anche solo per la tipologia di esercizi, la teoria e le profondití ; certo ci possono essere istruttori "tecnicamente inadeguati", ma nel caso è meglio fare nomi/cognomi e come sempre, a quel punto non è la qualití del corso ad essere insufficiente ma l'istruttore. Il corso resta ben strutturato.