Ciao a tutti!
Argomento interessante quanto spinoso, non c'è che dire...soprattutto a fronte delle diverse opinioni che giungono dai vari gran visir internazionali della medicina iperbarica! Come giustamente ha riportato Dody, dal convegno U.S. è emerso che i deep stops, per immersioni profonde e non particolarmente lunghe, sono inutili (se non addirittura controproducenti); allo stesso tempo, come citato da Lorenzo, il DAN consiglia deep stops di una lunghezza che resti tra i 2' e 30'' e i 5'. Se ciò non bastasse, aprendo il numero di SUB di Giugno a pagina 108 troviamo un reportage del Dan Divers Day tenutosi ad aprile a Bruxelles dove, in ambito decompressivo, parlando di deep stops, il dottor Cronjè ha esposto un tesi per cui, mancando questi di basi scientifiche vere e proprie (riferendosi alle soste profonde fatte utilizzando il metodo della "metí profondití "), non siano utili quanto si pensa, questo perchè non è importante (sempre stando alla sua tesi) quanto lentamente la risalita viene effettuata, bensí¬ i punti precisi in cui ci si ferma, riprendendo in questo punti la tesi di un'altro dei partecipanti al convegno, il dottor Bennet che, dal canto suo, sostiene che le soste fonde debbano essere di almeno 2 minuti e mezzo perchè un minuto è un tempo troppo limitato.
Unito a tutto ciò resta il fatto che il dottor Pile, a suo tempo, aveva effettivamente ottenuto dei benefici dalle soste profonde, cosí¬ come alcuni di noi provano effettivamente questi benefici mentre altri no.
Effettivamente dunque c'è confusione e probabilmente deriva, come sempre, dal fatto che ognuno ha un organismo differente con diverse reazioni e poi, in ogni caso, la subacquea tecnica NON è ancora una scienza perfetta dove tutto è ben chiaro e definito.
Certamente concordo col dire che sarebbe bello sentire il parere di qualche autorevole personaggio della medicina iperbarica italiana tipo il dottor Longobardi!
Scusate la lungaggine!!
Buone bolle