Premesso che la teoria della decompressione è 70 anni che sta in continua evoluzione , e quello che oggi è il vangelo , domani puo essere considerato obsoleto e pericoloso,Fatta la premessa ti sipego perchè usare l'ossigeno come unico gas decompressivo è pericoloso oltre che sbagliato secondo le piu' moderne teorie decompressive. La legge di henry dice che un gas si scioglie in un liquido fintanto che il gas disciolto raggiunge una pressione di equilibrio col gas non ancora disciolto, questa è la condizione di SATURAZIONE. Noi la saturazione difficilmente la raggiungeremmo visti i tempi di saturazione di alcuni tessuti. Comunque il corpo umano è fatto da molti tipi di tessuti diversi con diversi tempi di saturazione ed assorbimento/rilascio.In Particolare abbiamo i tessuti adiposi che sono dei tessuti poco vascolarizzati che però accettano con facilita' l'azoto in quanto è molto liposolubile. allora se ci immergiamo in profondita' e usciamo dalla curva di non decompressione , significa che abbiamo iniziato ad avere un gradiente di pressione d'azoto disciolto nei tessuti tale che non mi permette di uscire direttamente senza fare delle tappe di deco per smaltire con la respirazione l'azoto in eccesso.Comunque anche nel caso di immersioni in curva, si fa una risalita controllata ad una data velocití e non si esce pallonando, pertanto la risalita controllata è paragonabile ad una deco continua senza soste. Ora veniamo al duque , se io faccio la deco solo con O2 sono obligato a prenderlo dai 6 metri in su, quindi tutta la deco piu' profonda la faccio col gas di fondo mettiamo per esempio aria. Ogni respiro che faccio metto nei polmoni una miscela azoto ossigeno , e la pressione parziale di azoto PN2 sarí la Frazione FN2*pressione assoluta la quale sara' leggermente inferiore della PN2 disciolta nei miei tessuti.Questo fa' si che il gas in soluzione passi attraverso gli alveoli polmonari e se ne esca senza creare rischio di bolle in giro nei tessuti.Se pero' all'improvviso mi metto a respirare ossigeno puro, non ho piu' la PN2 che rallentava la mia desaturazione, e in questo modo l'azoto se ne esce a razzo dai tessuti specie quelli piu' lenti perchè è piu' alto lo sbalzo fra il gradiente di N2 disciolto e la PN2 del gas che respiro ,che nel caso dell'ossigeno è ZERO.A questo devi aggiungere che l'ossigeno lo prendi a 6 metri dove la pressione idrostatica è molto bassa, quindi un ulteriore fattore scatenante l'mdd, per ultimo aggiungo che l'esposizione prolungata oltre i 15 minuti ad ossigeno provoca un atrofizzazione degli alveoli polmonari con conseguente riduzione dell'efficienza dello scambio gassoso, tant'è che dopo 15 minuti di O2 devi fare 5 minuti di airbreak che NON contano nella deco.
Ecco la spigazione del perchè non si usa piu' l'ossigeno. Si usa invece L'ean50 , il quale ci permette a 21 metri di avere 1,6 bar di PO2 ed aprire la finestra dell'ossigeno e quindi massimizzare l'espulsione dell'azoto senza pero' il rischio della formazione di bolle visto l'elevata pressione idrostatica (3,1 bar) , non altera lo stato degli alveoli polmonari e non richiede l'airbreak.L'ossigeno lo si puo' usare in concomitanza all'ean50 nelle deco molto lunghe per ottimizzare l'espulsione dell'azoto nella parte finale della deco tra i 6 e i 3 metri, e spesso chi fa queste deco termina la deco a 5 o 6 metri e poi esce direttamente a 1 metro il minuto fino al pelo d'acqua.Spero di non avervi annoiato se volete vi posso passare dei trattati in merito .Buone immersioni a tutti!