SCUSATE, sarò lungo.
Vorrei associarmi ai vostri interventi con una <b>riflessione </b> seguita da una <b>considerazione</b>; sono ancora un "brizzolato", io, e vorrei il parere di chi ha più capelli bianchi di me.
<u>RIFLESSIONE</u>:
Mia moglie, a luglio, ha preso un brevetto Open Water (evito di nominare la didattica) il manuale utilizza oltre un centinaio di pagine per decantare la semplicití dell'immersione ricreativa e i bassi rischi associati ad essa.
Tanto che mia moglie , vedendomi preparare per immersioni tecniche, mi ha confessato di avere il dubbio di notare un comportamento ai limiti della paranoia.
Non è stato difficile dar ragione dei motivi SACROSANTI che sono dietro i miei scrupoli ma il punto non è questo.
Ebbene si, sono fortunato, mia moglie è donna intelligente, colta e molto prudente, e il punto è: PERCHE' le è venuto in mente ciò?
Su suo invito ho letto il suo manuale Open e più lo leggevo e più ripetevo dentro di me la parola "incoscienti".
Il manuale definisce bene i limiti dell'immersione ricreativa e invita categoricamente a non spingersi oltre senza appropriata istruzione ed esperienza ma, attraverso il "rinforzo positivo", ho avuto il sospetto che quello che può rimanere nella mente di un open water é che l'immersione, e non l'immersione ricreativa, non presenta rischi o presenta rischi facilmente gestibili. Le succesive immersioni ricreative, stra-coccolati dai diving center, lavano via gli ultimi dubbi.
Passo ora alla <u>CONSIDERAZIONE</u>.
Quando poi vedo dive masters, e oltre, che svolazzano sul NASIM tra i 52 e i 60 metri con un mono da 15 e senza decompressive basandosi sul presupporto che:
- il computer (uno solo) gli dirí la deco da fare;
- lo scooter subacqueo (uno solo) gli da il vantaggio di un consumo inferiore e quindi non servono bibo decompressive e tutte le "fissazioni" -testuali parole- dei "tecnici"
vi chiedo se è è cosí¬ inesatto il vedere un filo conduttore con quanto nella riflessione di prima mi ha fatto gií dire "incoscenti".
CHIUDO
Nei testi e manuali di subacquea tecnica, non ultimo il TSA, è ripetuto numerose volte che tale attivití comporta seri rischi, tali da portare a danni permanenti o alla morte. Ed è ciò che rimane nella mente del subacqueo tecnico. Non c'è rinforzo positivo, anzi, forse c'è quello negativo.
Capisco le esigenze di Marketing, ma un po' di sano rinforzo negativo, anche a livello open, farebbe poi cosí¬ male alla subacquea?
Mi scuso con quanti la mia verbosití ha annoiato e ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui, posso attendere vostri commenti?