Ciao a tutti, grazie a Max per l'esaustiva spiegazione, anche se (per quanto ne so) c'è una piccola inesattezza.
Il dosatore dell'Azimuth non è sonico, è un c.d. "Flusso strozzato".
Vediamo di capire meglio:
Poiché c'è molta confusione sul concetto di "Flusso sonico", vediamo cos'è:
Immaginiamo di avere un flusso di gas che percorre un tubo, ad un certo punto di questo tubo inseriamo una strozzatura, un passaggio ristretto attraverso il quale detto gas deve passare.
Per i principi elementari di fisica sappiamo che la velocití del flusso nella strozzatura aumenta, in determinate condizioni avviene che la velocití del flusso raggiunga la velocití del suono (circa 300 mt/sec).
Tali condizioni si hanno quando esiste un ben preciso rapporto tra la pressione a monte e a valle della strozzatura, ovvero quando la pressione a valle (P2) è pari al 52,8 % della pressione a monte (P1) (come diceva giustamente Max).
Una volta che è stata raggiunta la velocití del suono nell'orifizio è facile affermare che il flusso rimane costante a condizione che il rapporto P2/P1 sia uguale o inferiore a 0.528 (52,8%). Se la pressione P1 aumenta, non c'è un conseguente aumento del flusso.
Quanto sin qui affermato è valido per un gas ideale, tuttavia abbiamo trascurato una cosa:
Il flusso che attraversa un orifizio calibrato dipende da tre fattori:
- VELOCITí€;
- DENSITí€;
- AREA DELL'ORIFIZIO.
Quando la velocití del gas raggiunge la velocití del suono, ogni ulteriore aumento della pressione a monte (P1) non causa alcun aumento della pressione a valle (P2), di conseguenza si può ERRONEAMENTE affermare che il flusso non aumenta.
Tuttavia, come abbiamo visto prima, il flusso dipende anche dalla densití del gas ed appare evidente che aumentando la pressione aumenta anche la densití del gas, quindi in effetti si ha una variazione lineare di flusso anche in uscita.
Per avere un flusso costante è necessario che anche la pressione a monte (P1) sia costante entro certi limiti in modo da mantenere costante P2.
La condizione di costanza del flusso si mantiene anche se la pressione in uscita è molto vicina allo zero, questo infatti è il nostro caso, perché l'uscita di un flusso sonico in un rebreather è connessa con il sacco di inspirazione dove la pressione è uguale a quella dell'ambiente circostante (quindi anche in superficie).
La condizione "sine qua non" per avere la costanza di flusso è la pressione a monte invariabile in ogni situazione, ovvero quella in uscita dal riduttore o primo stadio.
Questa è la spiegazione del perché nei rebreather dotati di flussi sonici vengono montati riduttori di pressione "assoluti", ovvero indipendenti dall'ambiente circostante. Ogni variazione della pressione intermedia (tipica di un comune primo stadio) comporta anche una variazione del flusso.
Nel nostro AZIMUTH, non viene rispettata nessuna delle condizioni menzionate sopra, e vediamo perchè:
Il primo stadio non è assoluto, quindi c'è una varazione di pressione intermedia (primo e indispensabile requisito), la superficie dell'orifizio critico è variabile, (quindi non può soddisfare il terzo requisito).
Intendiamoci bene, la mia non è una critica all'apparecchio, l'aumentare del flusso nell'azimuth potrebbe (forse!) garantire una maggiore sicurezza, ma la domanda è un'altra: Perchè tutti i costruttori del mondo (come ad esempio quella minuscola e insignificante aziendina che si chiama Dregher che ha - se non erro - circa 20.000 dipendenti ed un settore di ricerca e studi che farebbe invidia alla Fiat), ha optato per un "Ugello Sonico" e non un dosatore manuale?
Quanti apparecchi conoscete che hanno un dosatore variabile oltre all'Azimuth? ci sarí un motivo o è una mia idea?
L'unico vantaggio dell'Azimuth è che puoi metterci la miscela che vuoi (entro certi limiti).
Auguro a tutti un Buon Natale e un felice anno nuovo
Andrea