Leggo e riporto, se qualcuno sa di più può spiegarci.
Un'altra vittima del lago: l'uomo si era immerso da pochi minuti in una zona che conosceva bene - Inutili i soccorsi
Sub muore nelle acque di Oliveto
Vittima trentottenne milanese - La tragedia sotto gli occhi degli amici
I soccorsi Uno dei compagni dell'immersione interrogato dai carabinieri
Ancora una croce nel lago di Lecco. Questa volta a perdere la vita nel tratto d'acqua posto fra Onno di Oliveto Lario e Valbrona è stato un sub milanese: Guido Bonazzo, 38 anni. Insieme ad altri due amici aveva scelto proprio il nostro Lario per effettuare la sua escursione subacquea. Una passione che condivideva da qualche tempo e che spesso lo portava dalle nostre parti. Il dramma si è consumato poco dopo le 16. Difficile sapere cosa può aver provocato la tragedia: un'improvviso malore, un problema alla bombola dell'aria. L'unica cosa certa è che Bonazzo, classe 1964, si è sentito male quando era immerso per diversi metri. A lanciare l'allarme alla centrale operativa sono stati i suoi stessi compagni di immersione. Non appena hanno capito che qualcosa non andava per il verso giusto hanno fatto scattare l'Sos. In pochi minuti sul posto, situato proprio al confine fra la provincia di Lecco e quella di Como, sono giunti numerosi mezzi di soccorso: gli uomini del «118» di Como, i carabinieri della stazione di Asso con un'apposita imbarcazione, i carabinieri di Lecco e i vigili del fuoco di Lecco con una pilotina. Sul luogo della tragedia è anche arrivato l'elisoccorso, poi rientrato alla base. Ma è stato tutto inutile: il corpo di Guido Bonazzo è stato recuperato dopo alcuni minuti, ormai privo di vita. A nulla sono serviti gli sforzi dei soccorritori: il trentottenne era infatti gií incosciente quando è stato riportato a riva dal mezzo dei carabinieri. Fra le varie ipotesi del decesso, anche quella dell'embolia. Nato a Milano ma residente da tempo a Sesto San Giovanni, Bonazzo avrebbe compiuto 39 anni il prossimo 14 dicembre. Ma quella di ieri non è stata certo la prima tragedia ad avere avuto come cornice lo specchio d'acqua del territorio di Onno e Valbrona. Davvero lungo, a tratti interminabile, l'elenco degli incidenti mortali che hanno coinvolto sommozzatori e turisti in arrivo da ogni angolo della Lombardia.
gianni nava