Provo a dire la mia, forse l'unica soluzione potrebbe essere protrebbe essere progettare una muta stagna doppio strato...
Supponiamo muta esterna in trilaminato e interna in neoprene precompresso...
Nella muta in trilaminato prevediamo due valvole di carico di cui una con una frusta all'interno che si collega ad una seconda valvola sulla muta interna in neoprene (questa volvola dovrebbe essere una specie di valvola di ritegno che lascia entrare l'aria senza lasciarla uscire).
Allo stesso modo due valvole di scarico sulla muta in neoprene una normale e una collegata alla muta interna.
In questo modo avremmo elimineremmo il rischio di rottura (riengo che sia quasi impossibile che si rompano entrambe le mute in contemporanea) e limiteremmo al massimo l'incremento di pesata (nella muta esterna ci limiteremmo a compensare la pressione esterna).
Sicuramente poi dovremmo gestire una maggiore complessití (che in situazioni limite può essere un problema non da poco) senza contare il cisto di realizzazione del tutto.
Ultima cosa non sono d'accordo che andando a profondití trimix non cambi nulla tra estate e inverno.....
....a quote deco la differenza di temperatura è significativa ed utilizzando algoritmi bulhman le tappe sono sí¬ più fonde dell'aria ma non cosí¬ più fonde e lunghe. Scusate sono TSA ma non amo le tabelle VPM o Longobardi perché ritengo fondamentale fare sempre le tappe meno fonde possibili con evidenti benefici sia sulla scorta di gas che di temperatura, narcosi e non ultimo facilití di soccorso. Che poi con le VPM il run time sia più corto per me è secondario.