poseidon ha scritto:
Beh.....innanzi tutto complimenti per la costanza. Io "mi sono" rimandato a settembre....troppo traffico, troppo caldo a vestirsi, troppa acqua di m...
Senza polemica......ma da 90m con 16/45 ti becchi l'aria a 36m? Va bene che si fa tutto, ma già che ti eri fatto il D12 bello eliato, nella s80 potevi metterici un po' di ox e he?
Alemeno che l'aria non fosse la triplice ridondanza a novanta....che fa anche rima

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Ciao
Ma come, una volta che faccio tutto nei crismi della ns. didattica, della didattica che ci ospita su questo forum, della didattica di cui sono possessore di brevetto Trimix, che "permette" l'uso dell'aria come "miscela di trasporto" anche da abbinare all' Heliair ( miscele sempre fortemente ipossiche relativamente al loro contenuto di N2 ) e che "consiglia" una Ppn2 max. di 3,34 bar sul fondo, nonché di non cambiare da aria a Trimix oltre gli -35 mt sia in salita che in discesa ... tu mi cazzi !?!?!?
Battute a parte, ha ragione Lorenzo (non per niente è stato Istruttore Trimix 70 e Trainer TSA ) , una volta era prassi comune e i cambi si facevano anche molto più bassi sia in discesa che in risalita e ci sono le tabelle di cui parlava ... .
L'aria in questa immersione è stata scelta ( cioè l'ho scelta ...

) per questione di praticità e versatilità, spiego brevemente.
Ho scelto la mix di fondo 16/45 perchè era perfetta per andare ad esplorare la "zona sorgente (presunta...) " , da una batimetrica minima di -62 ad una massima di -70/75 mt, con max deep, eventuale intorno agli -80 mt ( e non credevo di arrivarci visto mi sembrava la spaccatura finisse prima ...

).
L'aria non è stata scelta come "miscela di viaggio" per la discesa ( 16% di O2 lo prendi benissimo anche dalla superficie e lo puoi tenere in risalita fino alle quote deco ), ma come miscela di viaggio per la distanza da coprire per arrivare al punto di discesa ... adesso molto difficile da trovare vista la visibilità schifosa nei primi metri. Per arrivare sul punto devi nuotare a -6/10 mt per almeno 10' e poi cercare la via ( che questa volta ho beccato subito ... che culo !

).
Avrei anche potuto usare un 18/30 o 20/30, ma non sarebbe servito a niente di più che l'aria se non per gli € in più. Facendo 10' a -7/8 mt non è che accumuli chissà quanto azoto, non ti serve abbassare la Fpn2, mentre invece adottando un 20/30 ( per esempio.) avei nuotato per 10' in stato di sottosaturazione per quanto riguarda l'N2, mentre l' He cominciava a saturare ... anche se di poco. Ho preferito usare una S80 di aria perchè oltre che costare solo 2 € di carica, mi permetteva di arrivare sul punto senza particolari problemi e se poi serviva ( come è successo) la potevo pendere lo stesso a qualunque quota ( o quasi ) per "scappare" verso le quote deco.
Questo senza considerare la mia "attitudine" ed esperienza rispetto all'aia profonda, ho provato a prenderla in risalita anche molto più in basso ... non senti subito la "botta", perchè stai risalendo ed il fisico ha un certo "ritardo" nel reagire, ci vogliono qualche atto respiratorio e qualche minuto di permanenza per, eventualmente, sentire " la botta" e siccome siamo in risalita ... se anche prendiamo l'aria in basso non succede niente di catastrofico ( se serve, si fa' ... non dovrebbe essere un problema per chi va' fondo ... argomento trito e ritrito sul forum anni fa' ).
Quindi l'aria, in questo caso, era una soluzione utilitaristica che poteva pure tornare utile in caso di bisogno.
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Tornando al tuffo, ho beccato subito la spacca, inizia a -42 mt e finisce ben oltre i -67/70 che pensavo ... dopo aver velocemente osservato la spacca mentre ci scendevo all'interno, sono andato oltre quello che sembrava il fondo fangoso e invece continua subito almeno fino a -88 mt dove la corrente mi ha schiacciato ! Sono arrivato a -80, ho iniziato a girare lì intorno ( anche se ero qualche metro oltre la quota preventivata ero ancora in zona "confort" ) e poi quando pensavo ( dopo 4/5 mnuti ) di iniziare lentamente a risalire nel crepaccio per guardarci dentro bene, sono stato schiacciato verso il basso da una forza compatta ... il 2° stadio che avevo appena lasciato è andato in autoerogazione, ho dovuto usare il sacco e le gambe mentre cercavo di risalire di qualche metro e metterci una pezza e quando ci sono riuscito ero a -65 mt ( sono stati 2/3 minuti di intenso lavoro ) con l'erogatore tornato a posto, una 50ina di bar in meno nella bottiglia ( manifold chiuso ... ) , ma sempre calmo e tranquillo, tanto che, una volta presa atto della situazione e fatti i dovuti calcoli sui consumi ho continuato la risalita con calma e studiando la parete.
Poi, una volta arrivato a -36/37 mt, ho preso contatto con l'aria più che altro per estrema cautela, avei anche potuto arivare con la miscela di fondo fino alla quota EAN, ma chi me lo faceva fare di arrivarci col bibo a 0...? L'aria era lì, l'ho usata, semplice.
Ciao.
P.S. riguardo al tener duro con le immersioni ... effettivamente questo è il periodo peggiore, ma visto che la voglia di stare in acqua c'è sempre e che questo era l'ultimo tuffo prima di qualche giorno di relax in acqua salata ... e poi quest'anno sono "sotto la media" , che ci sono stati un po' di contrattempi ... fin'ora ho fatto solo 24 tuffi ( di cui 10 in Tx, due a 3 cifre ...

), a settembre si riprende!