Ciao A tutti.
Finalmente ci siamo ritornati Era diverso tempo che mancavamo dal "RAVENNA" ma il mare una volta, le uscita di corso l'altra, altre mille cose abbiamo dovuto aspettare sino a sabato scorso.
L'appuntamento con Ernesto a fine mattinata al suo sempre ospitale diving a Diano Marina sul gommone eravamo solo io e Ivano con Ernesto ai comandi ed il suo aiutante, vaiiiii tutto il gommone per noi. Arrivati su relitto il nostro comandante pedagna con il suo sempre preciso "siluro di piombo" il bel mezzo del relitto. Non stavo più nella pelle...rapidissima vestizione e si scende, Ivano mi precede di qualche metro a – 50 cambiamo l'aria con la solita 50/10 pochissimi istanti dopo si intravedono gií le prime infrastrutture del "Ferro", ma che... corrente? acqua torbida?, come normalmente si trova: corrente zero e acqua come cristallo pochi istanti e la nave si mostra in tutta la sua maestosití , che emozione!, tocchiamo il ponte superiore (o almeno ciò che ne rimane) a – 87 girovago qualche istante li intorno mentre Ivano libera il pedagno finito in un tremaglio perso da poco (infatti è come nuovo), poi partiamo verso la prua i fari illuminano migliaia di castagnole che a tratti sono cosí¬ fitte che ci coprono la visione del relitto, oblò, bozzelli, qualche sbirciata nei "buchi": tutto al suo posto ci sono ancora delle "balle di lana" che spuntano dalle stive forse dimenticate dall' ARTIGLIO. Procedendo verso prua il relitto si "rompe". Rottura causata probabilmente dell' impatto sul fondo, essendo stato silurato a poppa. Mi distraggo un attimo e non guardo davanti per qualche secondo, quando alzo lo sguardo mi trovo di fronte alla prua piegata e rivolta verso il cielo, con reti a strascico penzolanti, peccato!
Ci giriamo intorno, ci appare "la madre di tutte le mustele" che perplessa sembra domandarsi cosa fanno questi due strani essere li da lei, lanciandoci sguardi di sufficienza. Dai sono passati i 15....Dobbiamo salire ci dirigiamo fuori bordo per lanciare il pallone mentre usciamo dal relitto ritroviamo la rete con due carcasse di aragosta oramai disfatte, ripeccato chissí per quanto ancora questa rete pescherí . Oramai il pallone è partito, sentiamo Ernesto che lo aggancia e le classiche vibrazioni di scorrimento del piombo che sta scendendo. Tutto perfetto a – 50 troviamo la mazzera alzo lo sguardo, non ci posso credere vedo distintamente il gommone che ci attenderí per tutta la deco.
Ringraziamo Ernesto Paniccia per la sua assistenza impeccabile.
Un "RAVENNA" con queste condizioni forse sarí difficile ritrovarlo......
Dody & Ivano
Cani Sciolti -Torino