TSA - Trimix Scuba Association

Riprendo l'appello che Marcello Toja ha fatto sul sito "Crashdive". La rivista da lui diretta, "Immersione rapida M.A.R.E.", pare si trovi in cattive acque per ragioni che non conosco e che nemmeno mi importano. Sono a conoscenza della polemica che il direttore ha avuto con le didattiche Tek ed in particolare con UTR... ma conosco la rivista, che non è male, e pare che si possa salvarla con la costituzione di una cooperativa e con basso impegno economico da parte dei soci (si parla di 100 € all'anno). Potremmo cosí¬ cogliere per l'occasione per creare la prima rivista DEI subacquei dove trovino spazio la molteplicití  di voci ed idee che ci animano. Certo, bisogna spersonalizzare l'operazione, non si deve partire pensando alla simpatia od antipatia che Toja ci ispira, del resto le cariche sono elettive e se ci sono proposte migliori...
Cosa ne pensate?

Si vive per imparare e per imparare a vivere.

Ciao a Tutti
Come da altre parti gií  é stato scritto, e chiaramente condivido, le leggi di mercato regolano "naturalmente" le filosofie commerciali maldestre. Riterrei inutile prolungare l'agonia di certe realtí . La subacquea é cambiata, forse molti non se ne sono resi conto e rimangono attaccati a vecchi stereotipi. Non solo ! pur essendo oramai "sdentati" attaccano cercando di mordere a destra ed a manca tutto il nuovo, tirandogli merda addosso, manco fossero gli unici portatori "del verbo". (forse lo sono, ma dell'antico testamento, quello antico proprio)
D' altronde un' altra legge naturale è quella che: "tutti coloro che non riescono a risolversi i problemi interni cercano il male a casa d'altri"
D'altronde in Italia, non dimentichiamo culla della Subacquea Mondiale, ( purtroppo umiliata da beghe da "Bar Stadio") abbiamo ancora federazioni a dir poco fossilizzate su posizioni giurassiche che si auto celebrano soltanto con dei patetici ed anacronistici "noi, noi" , o "ti ricordi quando", o "ai tempi di....." dando vita, pure, a feroci lotte intestine sui vari giochini di potere e vomitevoli sgambetti per arrivare ad essere "Presidente" o "consigliere" o "membro del comitato tecnico". (membro membro, avete letto bene ! si può dire, c'è anche sul vocabolario)
Svegliaaaaaa !!! Tutti, se vogliono sopravvivere, devono adeguarsi alle leggi di mercato, il consumatore è spietato compra solo quello che per lui vale. Si dovrebbe guardare al nuovo con obbiettivití , magari non condividere, ma neanche immerdare, specialmente solo per "fare notizia". Poi, se vuoi fare Don Chisciotte, non puoi far pagare ad altri i tuoi nobili ideali.
Pace e bene
Dody

Non ho intenzione di pontificare beninteso, però vorrei dare il mio piccolo contributo anche a questa discussione.
La mia professione mi porta sovente a contatto con realtí  aziendali che necessitano di interventi, per dirla in gergo medico..... rianimativi... Ho purtroppo sempre verificato che tali interventi rischiano di ribaltare nelle nuove strutture quegli stessi errori e/o impedimenti che, in varia forma e natura, hanno contribuito all'affondamento delle realtí  precedenti.
Allora o ci troviamo di fronte ad una serie di valori aziendali che giustificano tale intervento, che so,una licenza particolare a numero chiuso,la visibilití  di un marchio, la testata di un giornale, una localizzazione strategica e chi più ne ha più ne metta, oppure tanto vale fare tabula rasa e reiniziare tutto quanto. A questo punto tutto sarí  nuovo,pulito in ordine ed impostabile su canoni gestionali corretti.
Saluti a tutti con l'invito ad essere un po' più partecipativi..

G.Rivoira

Sono della stessa idea di Pasini. E' indiscutibile che la direzione di Immersione Rapida ha dato dei risultati sotto gli occhi di tutti e allora che senso ha cercare di far resuscitare la rivista lasciando incurata la malattia. Quando un'azienda va male dipende dai dirigenti e non dagli operai.
Edo

E chi ha detto che i dirigenti non si possono cambiare? Secondo me il telaio della rivista non è male e l'operazione può costituire una buona opportunití . Soprattutto se l'impegno non è troppo gravoso.
Sul sacro giudizio dei lettori sarei cauto, sopravvivono trasmissioni TV che sono prive di qualsiasi contenuto. Il panorama delle riviste sub è pieno di brutti esempi che tirano ancora.
Ciao.

Si vive per imparare e per imparare a vivere.

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E chi ha detto che i dirigenti non si possono cambiare? Secondo me il telaio della rivista non è male e l'operazione può costituire una buona opportunití . Soprattutto se l'impegno non è troppo gravoso.
Sul sacro giudizio dei lettori sarei cauto, sopravvivono trasmissioni TV che sono prive di qualsiasi contenuto. Il panorama delle riviste sub è pieno di brutti esempi che tirano ancora.
Ciao.

Si vive per imparare e per imparare a vivere.
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Prova a proporre a Toja di non essere più il direttore e poi raccontaci.
Edo