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ARGOMENTO: Addestramento tecnico: mare o lago?

Addestramento tecnico: mare o lago? 08/12/2009 00:52 #1

  • Baron Gautsch
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Ciao a tutti[:)]

Quale pensat possa essere l'ambiente ideale per l'addestramento di un subacqueo tecnico[?]

Per la mia esperienza il lago svolge un ruolo formativo insuperabile.
L'allievo infatti è in grado di concentrarsi interamente sullo svolgimento dell'immersione e sulla gestione della configurazione e dell'utilizzo dell'attrezzatura.
Spesso inoltre si tova ad ad affrontare condizioni adatte a creare quell'esperienza e quegli adattamenti necessari alla sua formazione: freddo, scarsa visibilití , consumi più elevati propri dovuti a queste condizioni.

Cosa ne pensate[?][;)]
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Addestramento tecnico: mare o lago? 08/12/2009 12:12 #2

Ciao a tutti,
Bravo! e chiudigli anche le bombole cosi vediamo come reagisce.
Forse non vi ricordate le vostre prime immersioni e adesso che ritenete di "essere arrivati" forse pensate di far bene mettendo in difficolta un allievo che gií  di suo, per il solo fatto che stia facendo un corso, normalmente è stressato tanto quanto lo eravamo noi allora.
Se non vogliamo avere problemi, secondo me, è meglio salire la scala delle difficoltí  per gradi e mettere in "zona confortevole" tutti quelli che si rivolgono a noi per imparare qualcosa.
Anni fa, forse ve lo siete dimenticato, c' è stata una condanna esemplare, (per fortuna e per il bene della subacquea), ad un istruttore cretino che tanto per valutare l' allievo, a 100 metri durante un corso, lo aveva messo sotto stress(non mi ricordo più in quale modo) e lo aveva pure ammesso per mezzo una " lettera aperta" sul loro forum per giustificare l' accaduto in quanto l' allievo...... mori !!
Se poi per qualcuno è molto più comodo il lago perchè vicino a casa e in mezz' ora di auto sei in loco senza spese di auto, barca, e di orari...questo è un altro discorso ma, ritengo, che proprio per il freddo, buio,scarsa visibilití , e quindi consumi più elevati il lago non sia proprio il massimo della sicurezza per fare i corsi.
Mi spiace il disaccordo, ma io quando insegno cerco di formare dei normalisssimi subacquei che , credo, abbiano voglia solo di divertirsi in (relativa) sicurezza, non sono capace e non voglio generare dei Rambo del tipo "o passi o trapassi".
Ma magari non ho capito io, forse volevi dire che potrebbe essere utile per subacquei "confermati" per ampliare le proprie capacití  ed esperienze..era cosi ?
Il mono e' pieno di fenomeni......mancano i circhi !
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Addestramento tecnico: mare o lago? 08/12/2009 12:27 #3

  • requin
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Ciao a tutti [:)]
Dody (che saluto cordialmente) mi ha preceduto, per cui le nostre risposte si sono accavallate.
Armando carissimo [:)][:)] tutti i componenti del mio gruppo sono "nati" come tek divers al lago, sotto la guida del mitico Claudione Corti e tutt'ora il lago è per noi una grande palestra e anche un sito dove ci immergiamo con piacere.
Concordo in toto con quanto hai scritto ma, se me lo consenti, vorrei fare qualche precisazione.
Il mare presenta difficoltí  che nel lago, a mio avviso, non si trovano.
Facciamo l'esempio di una immersione in mare aperto su un pedagno.
I probmemi sono diversi:
Primo punto l'onda che a volte può rendere difficoltosa la vestizione e magari qualcuno può pure stare male.
Secondo la corrente, io salto in acqua completamente equipaggiato, ma chi mette le decobottles in mare, a volte fa molta fatica ed è opportuno filare una cima con un galleggiante per evitare che gli uomini finiscano troppo lontano.
La discesa senza riferimenti e soprattutto la risalita sul pallone sono ben diverse dall'avere una parete di riferimento e richiedono un assetto molto controllato per effettuare un corretto run time.
Certo è che se porti al lago dove dove è buio completo un tek che si è sempre immerso al mare troverebbe le sue belle difficoltí .
Devo anche dire che per noi il lago è a 40 kilometri ed è sempre praticabile; inoltre in alcuni punti arrivi a 100 metri in 4 minuti, con la macchina a 10 metri di distanza e anche questo non è poco.
Peraltro portiamo in primavera anche gli allievi rec per le notturne, in poca acqua vedono un sacco di pesce e si divertono moltissimo, sempre con l'auto a 10 metri di distanza dal punto di immersione.
Insomma, come hai a mio avviso giustamente segnalato il lago è una palestra davvero qualificata per un tek diver; occorre comunque, a mio modesto avviso, che l'allievo affronti anche le difficoltí  che sono tipiche delle immersioni in mare.
Come sai noi siamo "lacustri" incalliti, ma certo il mare ha il suo fascino, i suoi colori, i suoi pesci, l'acqua chiara e la luce.
Comunque mare o lago continuiamo ad andare in acqua con passione e in sicurezza e ogni volta con rinnovato entusiasmo.
Salutissimi [:)][^][;)]
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Addestramento tecnico: mare o lago? 08/12/2009 15:20 #4

  • Baron Gautsch
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scusa Dody effettivamente avrei dovuto precisare meglio per evitare equivoci[;)]
Nessuno (io x primo) parla di corsi x incursori ovvero proporre agli allievi difficoltí  quasi insuperabili o peggio ancora metterli a rischio x comportamenti alla "rambo" di un istruttore esaltato:all'opposto![}:)]

Facco riferimento all'addestamento di subacquei gií  avanzati che si avvicinano al mondo tec [:)]; ovviamente sempre graduale e con la massima sicurezza realizzabile.

Ripeto, per me l'ambiente lacustre oltre ai molti vantaggi descritti da Claudio, permette la crescita dell'allievo senza che sia distratto dall'ambiente..per assurdo impara ad immergersi esclusivamente x l'attivtí  in sè, senza aspettarsi di vedere secche, pareti,cernie e relitti. Si addestra alle procedure e alla gestione delle attrezzature,ai controlli e alla gestione degli imprevisti:tutte cose fondametali x il suo bagaglio tecnico.
Quando avrí  sviluppato il controllo e gli automatismi necessari per la sua sicurezza..allora sarí  pronto x l'aspetto "ricreativo" dell'immersione tecnica sportiva [;)]

nemmeno a dirlo..pareri personalissimi [;)][8D]

PS le bombole le fanno chiudere anche nei corsi open..a me invece fa piacere che controllino di averle aperte [;)]
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Addestramento tecnico: mare o lago? 08/12/2009 23:16 #5

Perdonate se mi intrometto tra voi vecchi amici...personalmente mi tuffo quasi esclusivamente in mare tuffi profondi in mare aperto con discesa sul pedagno e risalita in libera fino ai 25 circa dove c'è sempre un fido nocchiero che ti getta le cime per le ultime tappe deco.
Le variabili in mare(visibilití ,onda,correnti),a mio parere sono maggiori,sopratutto in risalita.
In alcuni tuffi profondi con bravi sub abituati molto al lago e poco al mare,ho notato diverse difficoltí ,sopratutto quando risalendo non hai riferimenti visivi se non un profondimetro e gli occhi del tuo compagno.Tutto questo è un mio personalissimo pensiero.Ciao.
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Addestramento tecnico: mare o lago? 09/12/2009 10:11 #6

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Avendo solo esperienze di mare, concordo in pieno con quanto detto prima da Requin e poi da Alessandro circa le difficoltí  in risalita, quando c'è corrente è veramente dura. A seconda dei casi conviene persino sganciarsi dalla cima dell'ancora e/o pedagno ed andare in corrente con il pallone deco, in questo caso se si è in più di uno con profili diversi l'assistente di superficie dovrí  essere molto preparato.
Una volta eravamo due gruppi con profili diversi in risalita sulla cima dell'ancora, il primo gruppo (in cui vi ero anch'io) in deco a -6 è stato letteralmente trascinato lentamente ed inconsapevolemente per circa 1,5min a -10 dal secondo gruppo che si era appeso alla cima circa 25mt più in basso.
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Buona continuazione.

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