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ARGOMENTO: Validità Brevetti TSA

Validití  Brevetti TSA 26/04/2007 12:24 #1

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Ciao a tutti,qualcuno sa dirmi se i nostri brevetti tecnici sono validi all'estero?

Salutoni il Giullare[:o)][:o)][:o)]
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Validití  Brevetti TSA 26/04/2007 12:28 #2

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In quanto riconosciuti in Italia, non c'è motivo che non lo siano anche all'estero. Potrebbero esserci localití  dove più che non riconosciuto, non è conosciuto, ma la cosa vale per tutte le sigle "non commerciali".
Se non ricordo male, il nostro Claudio Corti aveva scritto qualcosa sul forum...
Ciao. Lorenzo
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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Validití  Brevetti TSA 26/04/2007 13:46 #3

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<div class="quote"><i>Messaggio di ilgiullare</i>
<br />Ciao a tutti,qualcuno sa dirmi se i nostri brevetti tecnici sono validi all'estero?

Salutoni il Giullare[:o)][:o)][:o)]
</div class="quote">
Scommetto che vuoi andare a fare il "Ganassa" a Cuba !!
Li non c'è bisogno di brevetto............
Angelo
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Validití  Brevetti TSA 26/04/2007 16:29 #4

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Ciao a tutti [:)]
Caro Massimo (il Giullare), rispondo con una "dissertazione" al riguardo che Claudio Corti ha pubblicato sul sito alla voce "ARTICOLI" [8D]

<font color="red"><b>Stando alla attuale legislazione vigente in Italia e alle legislazioni similari vigenti nella maggioranza degli Stati Europei, il riconoscimento giuridico delle certificazioni attestanti le abilití  nello svolgimento delle attivití  subacquee avviene in base ad alcuni parametri legali. I principali sono il rispetto delle normative vigenti nello stato e l'iscrizione della didattica rilasciante la certificazione presso le camere di commercio o enti e federazioni sportive nazionali.

Il riconoscimento reciproco tra le varie didattiche non ha nessun valore giuridico, ma solo un valore commerciale.

Le maggiori didattiche presenti da più tempo sul mercato, sentendosi minacciate dalla nascita di una nuova concorrenza hanno stipulato degli accordi di reciprocití  che dietro alla dichiarata tutela della qualití  dei metodi educativi impiegati, celano in pratica un tentativo di Trust per monopolizzare il mercato dell'insegnamento dell'attivití  subacquea ed evitare la nascita e l'affermazione di nuovi concorrenti, dicendo: "le certificazioni rilasciate dalle altre didattiche, che non siano le nostre, non vengono riconosciute".

Tranne poi smentirsi quasi sempre clamorosamente quando un brevettato di codeste didattiche (non riconosciute) chiede di poter accedere ad un loro corso di formazione di livello superiore, pagando la quota richiesta.

A questo punto i vari brevetti diventano improvvisamente tutti validi (quindi diventano riconosciuti)... e finisce che (prendendo spunto da www.liberisub.it): "Quasi tutte le didattiche riconoscono i brevetti rilasciati da un'altra didattica come idonei per l'ammissione ad un proprio corso di livello successivo e, in caso contrario, tutte prevedono meccanismi di integrazione".

Personalmente abbiamo visto molte didattiche che stanno iniziando ad entrare nel campo della Subacquea Tecnica prendere degli Istruttori Trimix TSA (che prima non riconoscevano) e poi farsi fare da loro i corsi per poter iniziare in questo settore. Quindi i brevettati di una didattica "non riconosciuta" sono divenuti i fondatori di un impegnativo settore subacqueo, i più esperti, i primi delle didattiche stesse che non li riconoscevano...
Ai posteri l'ardua sentenza.

In conclusione
Per essere in regola con le legislazioni dei vari Stati si deve possedere una certificazione di una didattica riconosciuta dallo stato in cui si opera. Il riconoscimento reciproco tra le varie didattiche è un semplice accordo commerciale, fatto solo come tentativo di non perdere clienti da uno o più gruppi di didattiche (...storiche), che sperano in questo modo di poter manipolare e mantenere i prezzi dei corsi ISTRUTTORI, alti a livelli assurdi, evitando il nascere di una forte concorrenza.

I diving center
I diving ottengono il permesso e le licenze per operare dalle autorití  nazionali, regionali o comunali, ad esse devono rispondere del servizio dato ai cittadini. Non alla didattica di cui fanno i corsi ed a cui devono rispondere solo per detti corsi.

Il diving ha degli obblighi nel rapporto coi suoi clienti, per esempio mettere a disposizione servizi: spogliatoi, docce, bombole, gommoni o barche.
Ha anche delle precise responsabilití  riguardo alla sicurezza dei clienti. Per esempio il diving deve controllare che il cliente sia preparato per effettuare l'immersione programmata e che questa immersione avvenga entro le profondití  del brevetto da costui posseduto. Queste responsabilití  del diving vengono semplificate dall'esibizione del brevetto che costituisce una prova qualificata dell'addestramento del sub.
Il diving può giustamente rifiutare l'erogazione dei servizi a clienti privi del brevetto.

Nessun diving dovrebbe dunque opporre un rifiuto ad accettare sulle sue imbarcazioni dei brevettati di una didattica (concorrente), regolarmente operante sul territorio nazionale, ed in regola con le leggi dello stato, e quindi possiamo dire riconosciuta dallo stato.

Un eventuale rifiuto di un diving ad accompagnare in immersione dei brevettati adottando questa motivazione "la tua didattica non è riconosciuta" può essere immediatamente contestato facendo notare che il brevetto è riconosciuto dallo Stato Italiano (o altri Stati).
Come può un diving in Italia non conoscere o non riconoscere una didattica RICONOSCIUTA DALLE LEGGI DELLO STATO ITALIANO ?

Claudio Corti

Queste didattiche guardano per loro natura con più favore chi può spendere tanti denari che non chi possiede la effettiva bravura, preparazione sub/acquatica e qualití  necessarie per divenire un buon Istruttore.

Senza volerci ergere a moralizzatori di questo strano mercato vogliamo però ribadire il nostro particolare punto di vista nel settore didattico (prima la qualití , poi il denaro) e il nostro diritto a scendere in campo.</b></font id="red">

Cito un episodio successo di recente che mi è stato raccontato da un collega, <u>sperando di riportare correttamente i fatti e, se ho scritto qualcosa di inesatto, per cortesia correggetemi</u>:
Un nostro Istruttore Trimix è stato in un Diving Center Tecnico in Mar Rosso, NON gli hanno riconosciuto il brevetto ed ha fatto solo immersioni profonde ad aria.
E' tornato molto arrabbiato e TSA ha inviato una lettera di lamentele al Titolare del Diving, che si è giustificato accampando scuse riferite a presunti malintesi ecc...
Il nostro Istruttore allora è tornato in quel Diving ed ha fatto immersioni in Trimix fino a 100 metri (credo anche qualcosa in più).
Dopo il suo ritorno il Diving ha inviato a Claudio Corti una lettera complimentandosi per la preparazione del nostro Istruttore ecc...

Altro non credo proprio di poter aggiungere; spero di esserti stato utile.
salutissimi [:)][^][;)]
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Validití  Brevetti TSA 26/04/2007 20:43 #5

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Ciao
Ottima risposta Requin.
Angelo
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Validití  Brevetti TSA 27/04/2007 09:34 #6

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GRANDE REQUIN! Dissertazione impeccabile, anzi, alcune didattiche sono state costrette ad inserire nei loro corsi il tecnico solo per motivi commerciali, ma non lo spingono perchè non hanno gli uomini adatti e, se li trovano, non sono certo formati nella loro interno, persone che, come ha detto requin, stranamente erano snobbate, poi diventano le loro punte di diamante dei corsi!!!
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E' possibile la ricerca attraverso il menu oppure direttamente selezionando la regione o la nazione desiderata sulle mappe.
Per ogni diving sono disponibile le informazioni dettagliate cliccando sul link del nome.
Utilizza le intestazioni delle colonne per riordinare i risultati.

Buona continuazione.

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