E' con soddisfazione che ho appreso la diffusione di un comunicato ANSA in cui si da la notizia del ritrovamento delle due torpediniere Italiane affondate nel 43.
Sono contento, avendo fatto parte della spedizione di sub di potervi dare la notizia. So che usciranno degli articoli sulla rivista Sub iniziando dal numero di Marzo.
LOCALIZZATE TORPEDINIERE ITALIANE AUTOAFFONDATE NEL '43
(ANSA) - MILANO, 26 FEB - Una equipe della rivista Sub,
specializzata in attivita' subacquee, ha localizzato, dopo tre
anni di ricerche, i relitti delle due torpedinieri italiane
Pegaso e Impetuoso autoaffondate dai loro comandanti l'11
settembre del '43 alle Baleari, nel tratto di mare che divide le
isole di Maiorca e Minorca.
Le due torpediniere, che erano lunghe quasi 90 metri e larghe
circa 10, ed erano armate con due cannoni di grosso calibro,
cannoncini binati, nidi di mitragliere per la difesa aerea dei
convogli navali e lanciabombe di profondita' per la caccia ai
sommergibili, facevano parte della scorta della corazzata Roma,
l' ammiraglia della flotta italiana affondata presso l' Asinara,
in Sardegna, il 9 settembre '43, da una squadriglia di aerei
tedeschi. La decisione di autoaffondarsi fu presa dai comandanti
delle due navi per l' impossibilita', dopo la firma dell'
Armistizio, di avere ordini chiari e inequivocabili. Il punto
esatto dell' affondamento non era stato pero' comunicato neppure
allo Stato Maggiore della Marina che, a suo tempo, aveva svolto
un' inchiesta sull' accaduto.
Le ricerche per localizzare i relitti, durate circa tre anni
e condotte dal direttore della rivista Sub, Guido Pfeiffer,
esperto sommozzatore, hanno richiesto piu' di 100 immersioni in
alto mare, una sessantina delle quali a profondita' comprese tra
i 95 e i 110 metri. Le due navi - informa una anticipazione
della rivista - si trovano su un fondale in leggera pendenza,
sono distanti l'una dall' altra circa 500 metri e sono entrambe
appoggiate sul fianco sinistro. ''Sono intere - ha raccontato il
direttore di Sub, che nel numero di marzo pubblica un ampio e
dettagliato servizio sulla vicenda -, anche se sono evidenti i
segni delle terribili battaglie che hanno dovuto affrontare, sia
nel corso dell' attacco alla corazzata Roma, in cui peri' anche
il comandante in capo della flotta italiana, ammiraglio Carlo
Bergamini, sia in un attacco successivo, durante il quale gli
equipaggi abbatterono alcuni aerei nemici''. (ANSA).