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ARGOMENTO: Torpediniere Impetuoso e Pegaso

Torpediniere Impetuoso e Pegaso 27/02/2002 17:55 #1

  • Claudio Corti
  • Avatar di Claudio Corti
E' con soddisfazione che ho appreso la diffusione di un comunicato ANSA in cui si da la notizia del ritrovamento delle due torpediniere Italiane affondate nel 43.
Sono contento, avendo fatto parte della spedizione di sub di potervi dare la notizia. So che usciranno degli articoli sulla rivista Sub iniziando dal numero di Marzo.





LOCALIZZATE TORPEDINIERE ITALIANE AUTOAFFONDATE NEL '43

(ANSA) - MILANO, 26 FEB - Una equipe della rivista Sub,

specializzata in attivita' subacquee, ha localizzato, dopo tre

anni di ricerche, i relitti delle due torpedinieri italiane

Pegaso e Impetuoso autoaffondate dai loro comandanti l'11

settembre del '43 alle Baleari, nel tratto di mare che divide le

isole di Maiorca e Minorca.

Le due torpediniere, che erano lunghe quasi 90 metri e larghe

circa 10, ed erano armate con due cannoni di grosso calibro,

cannoncini binati, nidi di mitragliere per la difesa aerea dei

convogli navali e lanciabombe di profondita' per la caccia ai

sommergibili, facevano parte della scorta della corazzata Roma,

l' ammiraglia della flotta italiana affondata presso l' Asinara,

in Sardegna, il 9 settembre '43, da una squadriglia di aerei

tedeschi. La decisione di autoaffondarsi fu presa dai comandanti

delle due navi per l' impossibilita', dopo la firma dell'

Armistizio, di avere ordini chiari e inequivocabili. Il punto

esatto dell' affondamento non era stato pero' comunicato neppure

allo Stato Maggiore della Marina che, a suo tempo, aveva svolto

un' inchiesta sull' accaduto.

Le ricerche per localizzare i relitti, durate circa tre anni

e condotte dal direttore della rivista Sub, Guido Pfeiffer,

esperto sommozzatore, hanno richiesto piu' di 100 immersioni in

alto mare, una sessantina delle quali a profondita' comprese tra

i 95 e i 110 metri. Le due navi - informa una anticipazione

della rivista - si trovano su un fondale in leggera pendenza,

sono distanti l'una dall' altra circa 500 metri e sono entrambe

appoggiate sul fianco sinistro. ''Sono intere - ha raccontato il

direttore di Sub, che nel numero di marzo pubblica un ampio e

dettagliato servizio sulla vicenda -, anche se sono evidenti i

segni delle terribili battaglie che hanno dovuto affrontare, sia

nel corso dell' attacco alla corazzata Roma, in cui peri' anche

il comandante in capo della flotta italiana, ammiraglio Carlo

Bergamini, sia in un attacco successivo, durante il quale gli

equipaggi abbatterono alcuni aerei nemici''. (ANSA).



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