<font color="yellow">Carissimo Cowalsky,
visto che nessuno si fa avanti rispondo io al tuo "quesito" del 5 novembre scorso, informandoti che lo standard di base della didattica in questione c'è, ed è sapientemente e coscienziosamente trasmesso durante i corsi da quegli Istruttori/Trainer che hanno deciso di intraprendere la strada dell'insegnamento per passione e solitamente non per moda.
Ferma restando questa doverosa premessa, in rispetto a chi insegna ed ha insegnato i segreti delle immersioni di qualunque didattica, mi permetto di ricordare/informare che la subacquea tecnica non ha vincoli o legami fissi ed inderogabili.
TSA si prefigge innanzitutto l'obiettivo di insegnare ai candidati sommozzatori e futuri potenziali trimix diver, come effettuare immersioni a quote più impegnative, mettendo in atto tutti gli accorgimenti necessari per portare l'immersione al massimo livello di sicurezza, con il conseguente scopo di aumentare anche il divertimento e confort della stessa (dopotutto ci immergiamo per piacere). Per fare ciò si osservano ed insegnano standard didattici alla base dei quali il concetto di ridondanza deve necessariamente essere accompagnato dalla capacití di poter adattare l'attrezzatura a secondo della situazione e del tipo di "tuffo" che precedentemente abbiamo programmato. Dei colleghi e amici Istruttori si sono espressi pochi giorni fa sull'argomento, asserendo che portando l'allievo a conoscenza delle opportunití di scelta sui vari compromessi tra ridondanza e minimalismo, e vigilando affinchè i concetti vengano appresi ed applicati correttamente e nel rispetto della prefissata e fondamentale sicurezza, si dovrebbe portare l'allievo alla cosciente consapevolezza di poter effettuare questo sport in maniera sicura. Personalmente concordo con loro, e restando comunque a disposizione per eventuali ulteriori informazioni sull'argomento, ti saluto molto cordialmente.
Buone immersioni
Egidio</font id="yellow">