Dunque, sinceramente è la prima volta che sento parlare di una sincope facendovi riferimento con il nome di SHALLOW WATER BLACK-OUT, però, partendo dalla traduzione letterale del nome, è un problema di "black out" che avviene in <u>acque basse</u>, dovuto a una caduta repentina dell'ossigeno: sincope ipossica, quella che, particolarmente frequente negli apneisti, sopraggiunge durante gli ultimi 10 metri di risalita, in cui, come dice requin, lo sbalzo pressorio è doppio, oppure durante un'apnea, generalmente a basse profondití , se accidentalmente si espelle dai polmoni una gran quantití d'aria, diminuendo drasticamente il tasso di O2 presente nel corpo.
L'altro tipo di sincope di cui parla il Navigante, ovvero quella che sopraggiunge generalmente in profondití (o in piscina durante l'esecuzione di esercizi che preveduno un'apnea prolungata, come ad esempio le 2 vasche in immersione), anticipata da una serie di contrazioni diaframmatiche, e che è dovuta ad un eccesso di CO2, a causa del consumo fisiologico di gas (comunemente definita sincope ipercapnica), credo sia esclusa dalla definizione di SHALLOW WATER BLACK-OUT, proprio perchè non legata alle basse profondití .
Almeno questa è la mia ipotesi, anche perchè, come dicevo all'inizio, non ho dimestichezza con il termine SHALLOW WATER BLACK-OUT.
Buone bolle