Come da richiesta di diversi amici del forum che mi hanno esortato a segnalare gli sviluppi esplorativi speleosubacquei della Grotta di Locoli nella provincia di Nuoro comune di Siniscola riferisco l'esito dell'esplorazione di domenica scorsa .
Gií diverse settimane prima avevamo cercato di portare avanti il programma e per ben due volte avevamo dovuto desistere perchè dopo una faticosa progressione in grotta, sino ad arrivare all'acqua, con tutta l'attrezzatura in spalla ,abbiamo trovato il livello pericolosamente alto :anche di 7/8 metri + del normale : Tutto ciò a causa di forti pioggie che hanno caratterizzato il mese di aprile in Sardegna e che hanno creato inusuali (per il periodo)fenomeni di piene sotterrranee. Perciò tutto il gruppo ha deciso di aspettare che smettesse di piovere per almeno una settimana al fine di far drenare un pò di acqua dall'interno della cavití . All'interno ben fissate ad una robusta corda avevamo lasciato sia le bombole di Pietro che di Pierpaolo , non senza qualche apprensione che nel frattempo qualcuno avesse potuto asportarle o anche che piene di una certa violenza potessero portarle via. Alla fine domenica 13 maggio alle ore 10.00 ci troviamo tutti nella radura sita a poche centinaia di metri dall'ingresso della Grotta di Locoli . Sono presenti Pierpaolo del Gruppo speleo Oristanese, Fabio, Fabiola e Matteo del gruppo Speleo Sassarese, Mario e Paoletto dello Speleo Club Nuoro e Paola, Pietro e Checco del Gruppo Grotte Nuorese. In circa un'ora di progressione si arriva all'inizio del Sifone denominato S1 e recuperate le bombole lasciate, i sub si preparano a montare le attrezzature . Qui la prima sorpresa in quanto una bombola di Pierpaolo e una di Pietro hanno perso un pò di aria all'interno trovandosi rispettivamente a 180 e 140 bar . Bisognerí fare attenzione al rispetto della regola dei terzi . I sub hanno deciso di portare dentro anche un pesante palanchino ,opportunamente reso neutro da Fabio con l'usilio di palle galleggianti, per poter fare un lavoro all'interno del primo lago . Pietro porta anche la telecamera per poter documentare l'immersione .Si parte per l'immersione alle 13.00. I compiti sono cosí¬ stabiliti : Fabio e Pietro arriveranno al lago interno dopo l'S1 e Fabio proseguirí sagolando il successivo Sifone 2 (S2) , nel frattempo Pierpaolo rileverí definitivamente l'S1 . All'arrivo nel lago successivo Pietro e Pierpaolo con l'usilio dell'ingombrante palanchino dovranno cercare di spostare dei grossi massi situati a circa metí lago interno che costringono i sub a togliere tutta l'attrezzatura , portarla dopo l'ostruzione e rivestirsi per proseguire per l'S2. Quando Fabio ritorna da aver sagolato l'S2 Pietro e Pierpaolo sono ancora intenti a cercare di spostare i massi della famosa "dighetta" . Con l'aiuto di quest'ultimo si riesce alla fine a creare una piccolo canale "navigabile" che consentirí in futuro ai sub di transitare . A quel punto Pietro e Pierpaolo decidono di fare un salto sino al secondo lago, rilevando una direzione di massima del secondo sifone mentre Fabio che aspetta nel primo lago stenderí la sagola guida in modo da misurare con esattezza l'estensione del primo lago . Nel secondo lago posto quindi tra S2 ed S3 Pietro nota(essendoci stato l'ultima volta 2 anni prima) che l'altezza della duna di sabbia posta sul lato dx è aumentata di almeno 3 metri . Secondo i sub si può ora organizzare un campo all'interno in modo da poter fare base avanzata per una successiva esplorazione del difficile (fondo e lungo) S3. Si rientra quindi al primo lago e riunitesi con Fabio i tre spelosub ripercorrono in direzione inversa il primo sifone . Si esce dall'acqua alle 16.15.
Conclusioni .
Dalla esplorazione si è finalmente chiarito che l'andamento dell'S1 è, rispetto a rilievi passati, e anche alle esplorazioni dei francesi, in direzione Nord (e non NE)e perciò in pratica attraversa sottoterra il piazzale sterrato dove parcheggiamo le auto fuori dalla grotta . Dai rilievi campione dell'S2 pur non avendo una direzione precisa si è capito che l'andamento si attesta inorno ai 270/280° e perciò ritorna verso la grossa frattura di faglia che scende dalla montagna del Montalbo(esternamente) . Congiungendo infine il ramo laterare aereo esplorato e rilevato a gennaio da Pierpaolo e Pietro alla fine dell'S1e quindi alla destra del primo lago, si scopre che si attesta proprio sotto la codula che dallo spiazzo summenzionato va in direzione N/E ed infatti a 50°: delle squadre esplorative esterne proveranno a cercare delle cavití anche da disostruire che possano permettere di bypassare il primo sifone. E' anche importante che in futuro i sub potranno arrivare al lago e proseguire per l'S2 senza dover uscire dall'acqua per poter scavalcare la "dighetta" . Tempo permettendo le prossime settimane si cercherí di rilevare bene l'S2 e sagolare il ramo laterale alla parte aerea dell'ingresso della grotta denominato S1bis .
Spero di non avervi annoiato e vi terrò informati su successivi sviluppi. Pietro Mauri