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ARGOMENTO: attrezzatura DIR

attrezzatura DIR 16/05/2005 21:17 #7

  • Gabrytsa
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Ciao Fabrizio,
... argomento DIR.... Hai toccato un tasto che non smette di suscitare molte reazioni...
Ci tenevo a dare il mio modesto parere... quasi di mediatore tra le due fazioni dei sub"normali" e gli "integralisti" del DIR. (era un gioco di parole non offensivo per nessuno!).
Premesso che ritengo ottimi alcuni concetti nonche' ammiro tantissimo le imprese che il WKPP con il metodo DIR ha portato a termine, bel lavoro.
Come tutti quanti su questa terra pero' anche loro hanno i loro difetti... nessuno e' perfetto.
Parlando del libro "i fondamentali per....", ad esempio, e' carino... vi sono notizie interessanti ma anche molti ERRORI, informazioni tendenziose, pubblicita' inopportuna, ecc. Insomma e' una piacevole lettura, a tratti divertente e ridicola, ma la consiglio comunque a tutti in quanto e' in ogni caso arricchimento culturale.
Di altro livello, a mio avviso, sono "Beyond the daylight zone" e anche "getting clear on the basics" entrambi dello stesso JJ che ho avuto il piacere di conoscere in acqua in Florida.
Bei lavori, davvero. Ma nell unico libro tradotto in italiano vi sono alcuni errori ed anche gravi, tali da farmi chiedere in prestito (mentre ero negli states) la versione originale americana per verificare che non si trattasse di "errori di traduzione o di stampa"(acnhe se sapevo che M. Arena aveva fatto un buon lavoro di traduzione); ebbene no, anche nell americano erano presenti. Tutti possono sbagliare.
Torniamo all'esempio di Fabrizio; e' lecito per un DIR dire che quelle attrezzature non sono adatte... lui intende dire (mi auguro) che c'e' di meglio, che si puo' fare lo stesso con minimalismo ecc... nessuno mette in discussione che il poseidon o il 40+40 funzionino a 100mt... questo e' ovvio.
Quello che probabilmente voleva farti notare (ma forse non si spiegava correttamente) e' che non vi e' alcuna ragione di avere un sacco 40+40 se si ha un buon assetto e postura dati dall uso della corretta zavorra e corrette bombole; inoltre la ridondanza e' garantita dalla stagna. Tutto qui. Poi se uno vuole andare in acqua con un jacket autocostruito con tre camere, 3 corrugati, 7 valvole di scarico poste nei piu' svariati punti 13elastici +2 di riserva....... NESSUNO DICE CHE IL TRIPLO-JACKET NON FUNZIONERA'!!
Minimalismo significa portare TUTTO il necessario per la sicurezza e la ridondanza... NIENTE DI PIU'. In questo caso (secondo lui) tu avevi una camera in piu', un corrugato in piu', una valvola di sovrappressione in piu', i relativi pesi ed ingombri in piu', le possibilita' di avaria di tutto quanto sopra IN PIU'! Senza parlare poi delle tasche ed accessori vari che spesso la gente riempie solo perche' ci sono... senza cognizione di causa (non mi riferisco a te ovviamente).
Tutto qui. Spero di aver reso l'idea.
Il sistema viene definito "olistico" proprio perche' funziona bene se applicato completamente: ecco che se mi dici che avevi 2 decompressive in acciaio e avevi la umida non potevi certo usare il DIR. Il sistema funziona (e forse non dappertutto) se applicato correttamente.

A proposito dell erogatore upstream. A meno che non si facciano immersioni particolari in grotta ove non e' possibile perdere neanche una goccia dell aria trasportata, non si usa l'isolatore perche' non sarebbe raggiungibile o per altre svariate ragioni... non ha modo di esistere l'erogatore upstream.
ATTENZIONE: loro non criticano le INDISCUSSE caratteristiche di qualita' di questi erogatori; sono validissimi. Ma se ci immergiamo usando il manifold sul bibo, siamo in grado di raggiungerlo e usarlo rapidamente, rispettiamo la regola dei terzi in "Overhead Environment" (ambienti ostruiti) ... la regola dei sesti in caso di scooter, ecc ecc NON VI E' RAGIONE DI USARE UN UPSTREAM.
Ecco un altro esempio di come il sistema sia vincolato (e se vogliamo limitato) ad essere usato per intero.

Lasciatemi concludere con la mia opinione personale riguardo al DIR;
prima di andare in USA (dove ho trascorso tutto il 2004 per lavoro) pensavo che essi fossero onnipresenti, che la subacquea tecnica americana fosse tutta DIR; ebbene direi che e' il contrario. La comunita' dei sub tecnici in america usa tantissimi metodi e attrezzature DIRiane (ma non inventate dai DIR, inventate decenni fa dai pionieri della sub tecnica!). Le cose piu' estreme sono applicate e usate dai pochissimi fedeli al sistema che non rappresentano assolutamente il subacqueo tecnico medio.
In pratica io penso (data la rarita' dei sub DIR in Florida, paese di nascita del DIR, del WKPP, sede della HALCYON e del GUE) che vi sia stato un grosso fenomeno pubblicitario in europa che ha fatto si che nascessero questi piccoli focolai di persone filo-diriane che osannano le STUPENDE imprese che POCHISSIMI individui hanno portato a termine.

Grazie a tutti per l attenzione

Gabriele


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attrezzatura DIR 17/05/2005 11:31 #8

  • requin
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Ciao Fabrizio
Arrivo dalle Filippine, come credo saprai sono un appassionato di fotografia subacquea e sono stato a CEBU a fare un pò di foto macro.
E' un posto molto interessante dove ero gií  stato e, anche se è un pò lontano, ci torno volentieri.
Ho capito molto bene il senso del tuo post e, essendo come mi pare persone "costruttive" come sempre ci troviamo d'accordo.
Grazie anche a Gabriele con cui pure concordo pienamente per i suoi interventi sempre di altissimo livello professionale.
Un saluto cordiale a tutti anche da parte del nostro sempre "mitico" Claudio Corti, che ho sentito ieri sera.
Grazie della gentile attenzione e... buone bolle!


claudio ziraldo
www.bollatesub.it/
www.tempodellaluce.it
www.mondomarino.net/collaboratori/index.asp?view=dett&id=448


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