25/6/2003
Genova
Dopo la delusione di ieri, quando il forte vento di scirocco ci ha costretto a rinunciare all'immersione,oggi siamo salpati con un po' di sonno in più e ben un'ora e mezza prima del giorno precedente , decisi questa volta a tuffarci per poter trovare un qualsiasi oggetto che ci potesse far capire qualcosa in più sul misterioso relitto.
Arrivati sul punto l'acqua non è di quel blu intenso, una leggera sospensione mi fa vedere il pedagno che va dritto sulla murata della nave come fosse dietro ad un sottile velo bianco.....
Alla squadra dei " prodi esploratori " , si sono aggiunti due trimix diver di tutto rispetto Camillo e immancabile nelle nostre iniziative Rizia; scendono con Lorenzo che , con la nuova macchina fotografica alla mano, cercherí suggestive immagini da poter immortalare e far osservare anche a chi non può vederle dal vivo................
Nel secondo gruppo Max e Andrea............gli osservatori infaticabili.
Assistenza la sottoscritta, Maurizio, Fabrizio e Davide.
L'immersione di oggi ci è servita ad esplorare la parte poppiera , dove abbiamo potuto osservare nelle stive ormai a cielo aperto sacchi impilati di carico , presumibilmente di lana o cotone.
La parte esplorata si trova in buono stato di conservazione , si possono nettamente distinguere i ponti , le murate e le grandi bitte dai lati e alcuni oggetti a cui non abbiamo dato ancora una identificazione.
Viste le notevoli dimensioni dello scafo , ad oggi non siamo ancora riusciti a giungere la dove le lamiere si interrompono, ma altre immersioni ci aspettano e nulla sarí intentato.
La scoperta del carico ci fa credere ancora di più nell'idea che possa essere il Nino Padre il famoso relitto della lana , cosí¬ decantato da alcuni anziani pescatori del luogo.
Noi continuiamo a immergerci , anche perché la nostra curiosití di avere del relitto una chiara visione d'insieme fa parte ormai della nostra quotidianití ed ogni immersione porta nel nostro animo di "veri esploratori " una piccola emozione da condividere con chi ama la scoperta.
Alla prossima immersione.....
Eva
