TSA - Trimix Scuba Association

Sfiorato dramma a Moregallo (Lecco)

Domenica 2 marzo terminata l'immersione ho assistito al recupero di un subacqueo incosciente in arresto respiratorio e cardiocircolatorio.
Alcuni subacquei sulla spiaggia hanno iniziato a portare a riva un sub incosciente che aveva pallonato e ad alta voce chiedevano aiuto.
Con gli altri sub presenti siamo subito accorsi presso l'infortunato ed ho personalmente provveduto a tagliargli i polsini ed il collo della stagna.
Un subacqueo medico di nome Roberto iniziava subito a praticargli il massaggio cardiaco, un altro gli somministrava ossigeno ed un altro ancora gli teneva le gambe alzate ed un altro effettuava delle insufflazioni forzate bocca a bocca ogni 15 pressioni cardiache.
Nel frattempo un altro sub aveva provveduto ad allertare il 118 e si manteneva in contatto telefonico fornendo tutte le informazioni.
L'ambulanza ed i vigili del fuoco sono arrivati in pochi minuti prendendosi carico dell'infortunato che era ancora incosciente ed in arresto cardiaco, tenuto in vita solo dalla efficace assistenza del Dr Roberto e degli altri sub.
Il medico del pronto soccorso ha utilizzato un pallone Ambu collegato alla bombola dell'ossigeno, una altro infermiere ha continuato il massaggio cardiaco, una infermiera ha provveduto a posizionare degli elettrodi per monitorare il battito cardiaco e dopo alcuni minuti di cure intensive l'infortunato riprendeva coscienza ed è stato portato al pronto soccorso per ulteriori controlli.
Chiedendo chi era il suo compagno d'immersione venivo a sapere che era un Istruttore di Crema che opera presso un centro Longoni Sport il quale mi ha detto che si erano immersi ad una profondití  massima di 40 metri e che al 15° minuto di immersione erano risaliti sino a 25 metri.
In quel momento il suo compagno perdeva il controllo della stagna (nuova che stava utilizzando per la prima volta), e pallonava in superficie.
Altro non posso aggiungere in quanto non ero in acqua con loro e non so cosa possa essere realmente successo, il computer dell'infortunato è stato dato alle autorití .
Ognuno deve trarre le proprie conclusioni.
Onofri Gabriele

Riporto le notizie apparese sul giornale. Da notizie raccolte in loco sembrerebbe che l'infortunato non sia stato soccorso immediatamente appena riemerso ma sarebbero passati alcuni minuti.

Grave sub soccorso al Moregallo

Mandello Del Lario (LC) 03/03/2003 - E' ricoverato nella camera iperbarica dell'ospedale di Zingonia, V. D, 37 anni, residente a Crema, il sub che nella mattinata di ieri, domenica, è rimasto vittima di un incidente durante un'immersione al Moregallo.
Erano circa le 11, quando V. D si è immerso nelle acque del lago in compagnia di alcuni amici che condividono con lui la passione per le profondití . L'uomo conosceva la zona che raggiungeva spesso per praticare il suo sport preferito, ma ieri qualcosa è andato storto.
Ancora non si conosce con certezza cosa sia accaduto nelle gelide acque del Moregallo. Forse si sono verificati problemi tecnici o forse il sub di Crema è sceso troppo in profondití  e quando si è accorto del pericolo che correva è riemerso da 30 metri probabilmente troppo velocemente e senza le necessarie tappe per la decompressione.
Fatto sta che gli amici che erano con lui si sono accorti che stava male. Lo hanno aiutato a riemergere e hanno immediatamente lanciato l'allarme alla centrale operativa del «118» di Lecco. Sul posto è stata inviata un'ambulanza e l'allarme è stato trasmesso anche a Vigili del Fuoco di Lecco e ai Carabinieri di Valmadrera. Una volta che il sommozzatore è stato trasportato a riva, i sanitari hanno potuto prestargli le prime cure. Le sue condizioni erano disperate: il cuore aveva cessato di battere. Fortunatamente, però, i soccorritori sono riusciti a rianimare V. D che è stato trasportato all'ospedale di Lecco dove i medici hanno però preferito trasferirlo a Zingonia, visto che quell'ospedale è dotato della camera iperbarica, assolutamente necessaria in questi casi.
Nel frattempo i militari di Valmadrera stanno conducendo le indagini per stabilire che cosa sia realmente successo sott'acqua, in una zona il Moregallo dove, purtroppo, tanti sub sono rimasti vittime di incidenti, spesso anche mortali.

gianni nava

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Sfiorato dramma a Moregallo (Lecco)

Non per fare l'avvocato del diavolo ma forse voleva proprio dire ciò che tu stai dicendo.
Vi sono molte possibilití , tutte valide, come tu stavi elencando.
Forse il fatto di parlarne può servire ad evitarle in fururo.
Riguardo al caso specifico, come al solito sarí  difficile che riusciremo mai a sapere cosa sia realmente successo, a meno che lo stesso infortunato ce lo venga a raccontare...



Mario Zaffaroni

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Non per fare l'avvocato del diavolo ma forse voleva proprio dire ciò che tu stai dicendo.
Vi sono molte possibilití , tutte valide, come tu stavi elencando.
Forse il fatto di parlarne può servire ad evitarle in fururo.
Riguardo al caso specifico, come al solito sarí  difficile che riusciremo mai a sapere cosa sia realmente successo, a meno che lo stesso infortunato ce lo venga a raccontare...

Si... però... mea culpa... forse non ho capito una cosa...
io avevo letto (male) che il problema fosse capitato all'istruttore, invece pare che fosse l'allievo...
A questo punto le conclusioni da trarre sono solo una... (se era la prima volta che usava una stagna)
E dispiace:-(
Speriamo solo che nell'ipotesi di cui sopra, il malcapitato faccia tesoro di questa brutta esperienza, sia sull'uso sconsiderato di mezzi e/o metodi che dovrebbero rendere più vivibile un'immersione, ma senza opportuno addestramento, sia sulle compagnie da frequentare...

Cordialití .

Palmes





Mario Zaffaroni
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Sempre per sentito dire sembra che l'infortunato avesse brevetto advanced e deep air PADI e che fosse la prima volta che usava la muta stagna.


gianni nava