27 agosto 2002
Fra previsioni pessime, saette,tuoni, fulmini e temporali notturni, i temerari salpano alle ore 8.00 dal porto di Genova.
Il tempo è grigio e solo una leggera brezza di tramontana muove il mare.
In barca con me ci sono Rizia pronta per l'esplorazione, l'onnnipresente " Cavaliere" , il perfetto "assistente di FASE" ed Eva.
Arriviamo sul punto e regna la quiete, i temporali e soprattutto il temuto vento di scirocco aspetterí il mezzogiorno per scatenarsi!!!
Lanciamo il pedagno, indossiamo l'ingobrante attrezzatura, composta da bibo 12+12 di miscela, nitrox e..... per la decopressione, scendiamo...l'acqua è di un blu intenso e il mio sguardo si perde nell'abisso.
Io e Rizia scendiamo rispettando la velocití di discesa calcolata...arrivo a 90 metri e lo vedo ....è enorme. Il pedagno è caduto nello stesso punto dell'altra volta coincidenza o perchè "la bella Signora " non vuole farmi perdere neanche una piccola parte del suo scafo?
Tempo di fondo programmato è di 15 minuti, al quarto minuto siamo sul ponte di comando un OK e iniziamo il nostro viaggio. Mi dirigo dalla parte opposta di quella esplorata la volta scorsa.... vado verso prua....
Quello che vediamo è veramente fantastico, per la grandezza ma anche per l'emozione di vedere qualcosa di molto vecchio totalmente intonso, solo racchiuso in quell'ovatta di mare a 104 metri di profondití .
Vediamo due grosse stive, dentro le quali notiamo una catena di grandi dimensioni, il ponte di comando, una manica a vento, il fumailo parzialmente crollato e le gruette delle scialuppe prone a calare...
Rizia mi segnala una piccola aragosta e solo poco dopo si accorge che un'altra ben più garnde viene a controllare chi si aggira indisturbato per la sua dimora.
Arriviamo circa al decimo minuto sull'orlo della cigliata , qui la visibilití è decisamente migliorata, almeno 20 metri, ma purtroppo la nave finisce lí¬! Manca della prua i cui primi pezzi si intravedono davanti a noi lungo la scarpata, a profondití decisamente più importanti.
Il tempo è quasi terminato , ci avviciniamo alla cima, un ok e cominciamo a risalire, lasciando al nostro sguardo una vista davvero .....emozionante.
Ora abbiamo la visione d'insieme, ma troppi segeti , tutti da scoprire sono ancora nascosti fra le innumerevoli scale, stive e ponti perfettamenti integri e che tuutto fanno immaginare....
Buone immersioni a tutti
Lorenzo Del Veneziano