Caro Stefano
La TRIMIX SCUBA ASSOCIATION non ha mai fatto corsi profondi con aria sino a 61 metri, questo è contrario ai nostri principi.
Ti allego un pezzetto tratto da uno scritto del Dr. Massimo Malpieri, facendoti notare che questa posizione è largamente condivisa dalla maggioranza del mondo medico (coloro che operano nelle camere iperbariche).
<Stante l'imprevedibilití alla resistenza alla narcosi tra un soggetto e l'altro e, nello stesso soggetto, in momenti diversi, non esiste alcun metodo certo per evitare la narcosi da azoto.
E' comunque un dato di fatto che l'immersione con ARA, a profondita superiori ai –45/- 50 mt, provoca la comparsa di alterazioni dello stato di coscienza, di grado variabile, in funzione delle capacití di adattamento del singolo individuo alle variazioni delle pressioni parziali dei singoli gas nel sangue, e che possono arrivare alle estreme e tragiche conseguenze negli individui scarsamente allenati all'immersione profonda.
Il modo migliore per evitare di incorrere negli incidenti avanti descritti, consiste nell'effettuare le immersioni, a pressioni superiori a 5 ATA, con miscele respiartorie binarie (Heliox) o addirittura ternarie (Trimix).
Per le immersione tra i –40 mt. E i –50 mt, è consigliabile effettuare una serie di immersioni di "adattamento" a profondití crescenti, al fine di adattare l'organismo alle pressioni vigenti a tali quote.>
Noi siamo per questa filosofia e consigliamo anzi di immergersi ai 50 metri gií utilizzando una miscela trimix, magari una miscela leggera.... Ma gií con l'elio a sostituire parte dell'azoto .
Siamo convinti che la Narcosi abbia sulla coscienza troppe morti di bravi subacquei per poter spingere i corsi ad aria oltre i 50 metri.
Con affetto
Claudio Corti