Muta Stagna, in trilaminato, C-7-T della Camaro
Camaro C-7-T: una stagna in trilaminato per sub solitari
La peculiarití della muta è la cerniera anteriore che, una volta chiusa, viene avvolta in una specie di guaina sistemata sull'addome per non dare fastidio. E il risultato è eccezionale, perché non si avverte alcun impedimento in immersione, nemmeno nelle situazioni più dinamiche e difficili. Ottime le rifiniture e gradevole l'estetica.
Muta stagna in trilaminato C-7-T della Camaro
Immagine tratta da
www.camaro.at
Con l'autunno l'acqua torna lentamente a raffreddarsi, mentre l'aria lo fa molto più velocemente. Cosí¬, anche se in immersione si riesce ad avere un discreto livello di comfort con una semistagna o comunque una muta pesante, spogliarsi e asciugarsi in barca, con una fresca brezza che spira e ci fa rabbrividire, non è certo piacevole. Come non è piacevole affrontare in gommone il tragitto di ritorno dal punto d'immersione con addosso la muta umida bagnata che, agendo come un radiatore, disperde il poco calore residuo rimastoci dopo l'immersione. In tutte queste situazioni una muta stagna è l'indumento di protezione ideale, dato che isola il corpo dall'ambiente esterno e lo mantiene asciutto e caldo. Tanto più che, quando toglieremo la muta, non rimarremo nudi, ma avremo un sottomuta appena inumidito dall'inevitabile traspirazione che ci proteggerí dal vento.
La muta stagna Camaro C-7-T è una soluzione definitiva al problema del freddo. Realizzata in trilaminato, ha varie combinazioni di colore, tutte piuttosto vivaci: totalmente rossa, rossa con gambe di colore nero, giallo e gambe nere. Poco sopra i calzari e i polsini sono presenti strisce riflettenti che facilitano l'avvistamento del subacqueo sia in immersione da parte dei compagni, sia in superficie da parte dei natanti.
La particolarití più evidente della muta è la posizione della cerniera, che si trova nella parte superiore, alla sommití di una sorta di "busta". E' indubbio che una descrizione cosí¬ lascia perplessi, quindi va chiarito che questa parte della stagna viene poi ripiegata sul petto del subacqueo e fermata da due strisce di tessuto. Alla fine, la cerniera viene a trovarsi all'interno di una piega del trilaminato che si trova al livello dell'addome e non dí per niente fastidio, dato che è lontana dai punti del corpo sottoposti a flessione durante il nuoto subacqueo.
La cerniera è in bronzo ed è una Ykk Bdm, un marchio noto per la qualití e l'ampio utilizzo. La particolare posizione della cerniera quando la muta è indossata la protegge anche dagli sfregamenti con altre parti dell'attrezzatura o della barca. Un altro vantaggio è la possibilití di chiuderla in totale autonomia, senza l'intervento del compagno. La chiusura si effettua impugnando la parte terminale del lembo di trilaminato che contiene la cerniera con la mano sinistra, mentre con la destra si fa scorrere il cursore, dotato di un tirante di gomma rinforzata.
Nonostante la conformazione particolare della Camaro C-7-T, la vestizione è identica a quella di una muta stagna tradizionale. Una volta infilate le gambe, bisogna allacciare e regolare le bretelle elastiche, il cui nastro è piuttosto largo per ben distribuirne la tensione sulle spalle. Gli stivaletti, disponibili nelle taglie dal 38 al 46, sono realizzati in materiale sintetico con una robusta suola, confortevole anche su superfici accidentate, e sono di dimensioni tali da entrare comodamente in un paio di pinne normali, della stessa misura che si adopera con le mute umide. Nei punti dove il calzare viene a contatto con l'arco anteriore dell'alloggiamento del piede e con il cinghiolo sono presenti riporti di gomma che proteggono il tessuto dagli sfregamenti. Eventuali personalizzazioni, o riparazioni, vengono gestite direttamente da Camaro presso lo stabilimento di Mondsee, in Austria, con tempi stimati attorno alle quattro settimane.
Per quanto riguarda i rinforzi, il trilaminato delle gambe è protetto da due grandi ginocchiere in neoprene che formano una imbottitura che da poco sopra il ginocchio arriva fino a dieci centimetri dal calzare. Le ginocchiere hanno una decorazione in rilievo e sono realizzate in robusto supratex antiabrasione.
Tornando alla vestizione, una volta infilate le gambe e le bretelle, le braccia scivolano facilmente nelle maniche fino ai lunghi polsini conici in lattice, che possono essere facilmente adattati al polso dell'utilizzatore tagliando semplicemente la parte in eccesso, senza ricorrere a un sistema di taglie, come è invece necessario per i polsini di tipo cilindrico. E' vero che la piccola porzione di pelle a contatto con il lattice è sottoposta a una maggiore dispersione termica, ma è anche vero che, almeno nei nostri mari, il problema è quasi inesistente. Per le situazioni estreme è comunque consigliato l'uso di guanti in neoprene piuttosto lunghi, che sormontino i polsini, oppure addirittura un sistema di guanti stagni previsto dalla stessa Camaro.
I vantaggi principali del trilaminato sono la leggerezza e la flessibilití , mentre la protezione termica viene totalmente demandata al sottomuta. Camaro ne propone uno, chiamato Underwear Overall, realizzato in nailon con rivestimento interno in spugna, disponibile in versione unisex nelle taglie dalla S alla Xxl.
Muta stagna in trilaminato C-7-T della Camaro
Il medesimo problema dei polsini si ripresenta per il collare, anch'esso realizzato in lattice. Per questa zona, più delicata, la ditta austriaca ha, però, studiato una protezione in neoprene che viene chiusa con velcro sopra il collare stesso e sopra la lunga flangia del cappuccio in neoprene da cinque millimetri, realizzando un isolamento quasi totale.
La prova in mare ha evidenziato che C-7-T è molto comoda in acqua, in quanto il sottile tessuto trilaminato non ostacola i movimenti e rimane sempre flessibile. Se si sceglie un sottomuta altrettanto comodo, si ottiene una combinazione decisamente ergonomica. L'impermeabilití è eccellente. La nostra immersione si è svolta con una temperatura minima, in acqua, di quindici gradi e ha avuto una durata complessiva di poco superiore a un'ora. E non abbiamo registrato neppure il minimo inconveniente. E' importante, però, che il pantalone, e quindi la taglia della muta, sia di lunghezza giusta per la corporatura dell'utilizzatore, in quanto il taglio del trilaminato, essendo un materiale più rigido, è più abbondante rispetto a un capo di neoprene, solitamente più aderente. Una calzata troppo larga, o una gamba troppo lunga, potrebbe, perciò, provocare qualche disagio nella pinneggiata a causa di eventuali sacche d'aria in punti poco opportuni.
Per quanto riguarda le valvole, Camaro ha scelto le Si-Tech nella versione ad alto profilo. La valvola di scarico è di tipo automatico e si trova nella posizione classica, sulla parte esterna del braccio sinistro, mentre la valvola di carico è situata, altrettanto convenzionalmente, sul torace. Questa valvola è di tipo rotante per consentire di scegliere da che parte si preferisce far arrivare la frusta di bassa pressione; il pulsante di insufflazione si trova al centro della valvola stessa. L'insufflazione è rapida, ma misurata, e lo scarico è automatico e regolabile girando la solita ghiera dentata.
Nei momenti che precedono l'ingresso in acqua e alla fine dell'immersione è particolarmente pratica una grande tasca posizionata sulla coscia destra e chiusa con velcro. Ha una capacití sufficientemente ampia per poter ospitare vari accessori: per esempio, una piccola lampada subacquea o il coltello. E' inoltre dotata di un anello a D in acciaio, che permette di assicurarvi gli accessori, e di un alloggiamento per lo snorkel. Dopo l'immersione, la tasca è molto comoda per riporvi i guanti e il cappuccio in attesa di metterli nella borsa.
In base alle sue caratteristiche, la C-7-T si è dimostrata una muta stagna adatta a qualsiasi tipo di immersione, ma soprattutto ai subacquei che hanno la necessití di effettuare la vestizione in modo totalmente indipendente. La leggerezza conferitale dal trilaminato la rende inoltre molto interessante per tutti coloro che viaggiano molto e hanno bisogno di contenere il peso del bagaglio da portarsi dietro.
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