<div class="quote"><i>Messaggio di maxx</i>
<br />Tornando al punto iniziale, io faccio cosi':
- Immersioni in lago o in mare "sotto costa" (ad esempio il Fenaio, ciglio "nord-est" da 60 a 90 metri). Porto solo lo spool (nella tasca della muta)
- Immersioni in mare lontano dalla costa (ad esempio i Maledetti o la secca di Mezzo Canale fra Argentario e Giannutri o su relitto). In questo caso deve essere possibile lanciare il pallone dal fondo: infatti passano almeno 25 minuti (a volte sensibilmente di piu') prima di raggiungere i 21 metri, sufficienti , se c'e' corrente forte, per trovarsi troppo lontano dalla barca e rischiare di non essere visti. Purtroppo pero' non esiste la soluzione ottimale da tutti i punti di vista: il reel e' a rischio di "blocco" (non e' un "se" ma un "quando"), la tanica non ha questo problema ma e' effettivamente molto ingombrante.
Io scelgo di portare il reel (oltre allo spool che e' sempre con me); se si blocca c'e' sempre quello del compagno.........se si blocca anche questo (..!) useremo "forzatamente" i nostri spool (nota: portiamo due palloni a testa).
Ciao a tutti
Massimo
PS senza polemiche, a me non dispiacciono i contraddittori di Marcellus
</div class="quote">
Ciao,
io al lago non sono mai andato e prima o poi ci voglio andare a fare un bel tuffo.
Al mare quando scendo entro i 40 mt mi porto sempre un piccolo pedagno con 50mt di cima invisibile a mio dire giusto in caso di problema visto che scendiamo e risaliamo sempre su ancora o pedagno fisso. Ma nota bene max -40mt e pedagno da 50 mt. perchè secondo il mio punto di vista il pedagno è essenziale lanciarlo dal fondo per una serie di motivi: il barcaiolo individua subito i sub, il sub è sempre segnalato e preferisco risalire lungo un filo che nel blu senza niente.
La tanica è vero che è un pò ingombrante le prime volte ma poi non te ne accorgi nemmeno